Un frammento di una lama di coltello è stato trovato nel corso dell’autopsia effettuata l’altro ieri all’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce nel cranio del corpo di Noemi Durini, la sedicenne uccisa a Specchia il 3 settembre scorso dal fidanzato reo confesso.
Inoltre sono state riscontrate lesioni al collo e alla testa ma, come già anticipato, sono infestate da larve e quindi occorre comprendere meglio, attraverso nuovi esami già disposti, quale sia stata la loro causa, a parte la lesione da taglio determinata dalla lama.
Altro elemento importante emerso dall’autopsia è la presenza di lesioni contusive su diverse parti del corpo che farebbero pensare a percosse durante una colluttazione o una aggressione a mani nude prima delle eventuali coltellate. Viene ormai esclusa l’ipotesi di uso di una pietra perché non ci sarebbero segni di questo genere.