giovedì, Aprile 25, 2024

Somaliland: la Cina non può dettare legge su Taiwan

Una delegazione del Somaliland è giunta a Taiwan per iniziare una nuova cooperazione. La decisone ha fatto infuriare Pechino che, negli ultimi anni, ha cercato in tutti i modi di bandire diplomaticamente Taiwan dall’Africa.  Il Somaliland ha affermato che la Cina non può dettare legge con chi il Paese può avere relazioni.

Somaliland: cosa ha affermato il ministro sulla Cina?

Il Somaliland, una sottile striscia di territorio abitato da somali sulla costa meridionale del golfo di Aden che si è autoproclamata indipendente dalla Somalia nel 1991, ha deciso di cooperare con Taiwan, suscitando l’ira della Cina. Durante il viaggio a Taiwan, il ministro degli Esteri, Essa Kayd, ha affermato che la Cina non può dettare legge al suo Paese. “La Cina non può dettare con chi il Somaliland possa avere relazioni in quanto nazione sovrana e nata libera. Siamo nati liberi e rimarremo liberi. Gestiremo i nostri affari come vogliamo. La Cina non può dettare, nessun paese può dettare”, ha detto Kyad. Il ministro ha poi aggiunto che sono aperti a trattare con chiunque li rispetti come paese sovrano e voglia fare affari senza vincoli o condizioni.

Pechino cerca di bandire diplomaticamente Taiwan dall’Africa

Il ministero degli Esteri cinese ha affermato che Taiwan sta “accendendo le fiamme per minare l’indipendenza e l’unificazione di altri paesi, danneggiando gli altri senza avvantaggiarsi” ospitando un’alta delegazione ministeriale dal Somaliland. La Cina ha praticamente bandito diplomaticamente Taiwan dall’Africa. L’unico paese con cui Taiwan ha relazioni è il minuscolo eSwatini. Negli ultimi anni, Pechino ha intensificato le pressioni sui paesi affinché non si impegnino nella cooperazione con Taiwan.


Leggi anche: Taiwan ospiterà i ministri del Somaliland

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