La guida autonoma sta diventando sempre di più una realtà, e prossimamente ci sarà una nuova tecnologia che porterà un importante cambiamento. La nuova startup Social Self Driving sta lavorando ad un’applicazione che permetterà di decidere quale stile dare al pilota automatico della propria vettura.
L’azienda è nata il 23 luglio da un’idea Francesco Zanazzi, affiancato da Guido Ciapponi e da Luigi Mazzola, ingegnere che ha lavorato per 20 anni con la scuderia Ferrari, vincendo anche 14 titoli mondiali.
L’invenzione di Social Self Driving è un sistema che assimila e memorizza le caratteristiche del conducente di una determinata vettura, per poi riproporle quando si attiva la guida autonoma. Inoltre, come accade ad esempio per le playlist musicali, si potranno anche salvare e scaricare gli stili di guida di alcuni propri beniamini come piloti di Formula 1, influencer o altre celebrità.
Come funziona l’app di Social Self Driving per la guida autonoma
Il funzionamento dell’applicazione ideata da Social Self Driving è piuttosto semplice: il sistema analizza e memorizza le caratteristiche dello stile di guida, dopodiché ne consente la condivisione tramite lo smartphone che sarà in collegamento con la centralina dell’automobile.
Il software è in grado di assimilare tutte le prerogative del guidatore: dal modo di impostare le curve a come cambia le marce, passando per la gestione della velocità e per l’adattamento alle diverse condizioni atmosferiche. In questo modo potrà replicare totalmente lo stile quando verrà impostato il pilota automatico.
Zanazzi, raggiunto da La Gazzetta di Mantova, ha spiegato che ormai si va verso l’introduzione della guida autonoma in tutte le vetture. In questo frangente, il progetto avviato da Social Self Driving potrà dare un contributo importante alla sicurezza.
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L’idea è nata nel 2018, mentre nell’aprile del 2021 è arrivato il brevetto e poi è stata fondata la startup. L’obiettivo è quello di lanciare il primo prototipo entro un anno, però per i prossimi sei mesi dovrebbe essere disponibile il software da utilizzare al simulatore. Zanazzi ha spiegato che ci sono diversi potenziali finanziatori che stanno contattando lui e i suoi soci per investire nella loro invenzione, dunque non ha escluso che si possa decidere di far partire un’iniziativa di crowdfunding.
