Sleep Texting: il nuovo sonnambulismo

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Quando si parla di disturbi del sonno, il più delle volte, si pensa solo all’insonnia. Ma, sebbene gli studi epidemiologici, abbiano chiarito che l’insonnia è il sintomo più frequente, è importante sapere che esso non è l’unico. Tra i disturbi più conosciuti è possibile trovare anche l’ipersonnia, che è il problema opposto al precedente, le apnee notturne ed il sonnambulismo. Quest’ultimo, nell’era dei Millennials, ha una nuova variante: lo SleepTexting.

Cos’è.

Con il termine Sleep Texting si intende un disturbo del sonno moderno: una sorta di sonnambulismo che vede il dormiente scrivere ed inviare messaggi durante il cuore della notte.

Questo, solitamente, accade durante gli stadi 3 e 4 del sonno NREM: quel periodo caratterizzato dal sonno profondo e rigenerante per l’organismo. Il paziente non è cosciente né dei suoi gesti, né dello spazio che lo circonda: nonostante l’attività motoria e gli occhi aperti, in realtà, sta continuando a dormire.

Al risveglio, solitamente, non si ha memoria di quanto accaduto, rendendo le conseguenze per lo meno fastidiose ed imbarazzanti nei confronti del destinatario.

Il contenuto del messaggio inviato è caratterizzato dagli errori ortografici e dal nonsense.

Questo disturbo del sonno oltre ad indicare, ovviamente, una cattiva qualità del sonno, comporta anche una difficoltà nella veglia causando squilibri emotivi e scarsa concentrazione.

Come funziona.

Secondo una ricerca condotta su 372 ragazzi della Villanova University, pubblicata sulla rivista Journal of American College Healt, la maggior parte degli episodi di sleep texting si manifesta come una risposta ad un messaggio ricevuto di recente al quale non è stato possibile rispondere prima. Il 25.6% degli studenti ha riferito di aver inviato messaggi nel sonno, e ben il 72 % di essi ammette di non ricordare di averlo fatto.

Durante il sonno, si riscontra una difficoltà oggettiva nel coordinamento tra mani e mente; il risultato è quasi sempre una sequenza di lettere o parole senza un senso compiuto.

Durante le Fasi 3 e 4 del sonno il cervello non è totalmente sveglio: la parte che permette di essere coscienti è addormentata mentre quella responsabile del movimento è attiva. Questi meccanismi sono tipici delle parasonnie: i comportamenti che siverificano durante il sonno che permettono al paziente di camminare, parlare o scrivere messaggi di testo.

Come risolvere il disturbo.

Dalle ricerche concluse dagli studiosi del sonno, è apparso che gli sleep texters sono per la maggior parte adolescenti. Questo sembra trovare la risposta nel fatto che, loro più di chiunque altro, usano sms e chat per comunicare durante la giornata. Inoltre, spesso, si addormentano con il telefono in mano o acceso, appoggiato sul comodino.

Al fine di eliminare il problema di sleep texting, gli studiosi suggeriscono di allontanare il telefono ed ogni altro mezzo di comunicazione virtuale dalla zona di sonno; accorgimento utile anche per la salute.

Inoltre, è consigliabile smettere di usare i dispositivi elettronici almeno 30 minuti prima della messa a letto prediligendo le attività rilassanti come la lettura di un libro o gli esercizi per la respirazione.