La Skoda vuole dire la sua nel mercato indiano, e prepara il SUV Kushaq. Il modello, frutto di un piano di lancio che coinvolge anche Volkswagen, punta a diventare una presenza di primo livello nel paese asiatico, puntando su una gamma nascente dalla piattaforma specifica MQB, nella sua variante AO-IN. Della vettura sono già circolanti prototipi camuffati, che paiono ormai vicini alla versione definitiva. Il lancio è previsto per marzo. Non è previsto il suo arrivo in Europa, almeno per il momento.
Come sarà la Skoda Kushaq?
Che la Kushaq è riservata agli indiani lo si capisce dal nome. Kushak in sanscrito significa “imperatore”, con la “K” finale rimpiazzata dalla “Q”. Dal punto di vista della sostanza, la Kushaq è una vettura di dimensioni compatte: la lunghezza dovrebbe essere di 4.14 metri, dimensioni simili alla Volkswagen T-Cross. Sarà un po’ più piccolo rispetto all’altro SUV di casa Skoda, la Kamiq, con una differenza di circa 10 cm. Il lato estetico propone i gruppi ottici sdoppiati a due livelli, la classica calandra Skoda e fiancate voluminose che armonizzano la compattezza del veicolo. Almeno questo è quel che appare dai render ufficiali della casa di Mlada Bodeslav, in attesa di scoprire come apparirà per davvero.
Gli allestimenti di motore
Per l’India la Kushaq disporrà di soli motori a benzina, i quali trasmetteranno la loro coppia sull’asse anteriore (niente 4×4 per lei). Si parte dal 1.0 tre cilindri turbo, con potenze di 90 e 110 CV, per poi passare al 1.5 quattro cilindri TSI turbo a iniezione diretta, da 130 e 150 CV. Il cambio è manuale oppure a doppia frizione DSG, disponibile come optional.
Skoda Kushaq, dotazione essenziale
Per quanto riguarda la dotazione di serie, la Kushaq punta sulla sostanza, evitando di riempire l’abitacolo di fronzoli. Non può mancare l’infotainment, che si avvarrà di uno schermo centrale da 8 pollici. La dotazione prevede inoltre gli assistenti alla guida già di serie, il climatizzatore (optional irrinunciabile nella calda India), l’assistenza alla partenza in salita, fari full led e sensore pioggia. Un’allestimento tipicamente europeo, che si spera possa attirare molti clienti anche nel cuore dell’Asia. Ne riparleremo dopo marzo.