Amareggiato il Patron del Sistina, Massimo Romeo Piparo dai provvedimenti del decreto Sostegno 2021 che penalizza il Teatro privato, trattato come una “Cenerentola” dice Piparo ad Adnkronos, rispetto agli altri comparti dello spettacolo come il cinema e la musica.
Il Direttore del Sistina di Roma perplesso sul Decreto Sostegni 2021
Piparo non è solo il direttore artistico del Teatro Sistina di Roma ma anche Presidente dell’ATIP Associazione Teatri Italiani Privati. Quindi egli parla in nome di tutti gli aderenti all’Associazione che si ritrovano con i teatri chiusi da più di un anno. Come riferisce ad Adnkronos “Sicuramente sono stati stanziati tanti soldi nel loro totale, ma ho più di un dubbio sulla mira che hanno preso. Speravo in un’attenzione maggiore sulle imprese che hanno sviluppato numeri, mentre si continua a sbagliare con questa storia dei limiti di fatturato”.
Cosa contesta il direttore artistico del Sistina
Massimo Romeo Piparo in merito al decreto Sostegni del Governo Draghi, presentato il 19 marzo, ha dei dubbi. Il Patron del Sistina ritiene che “La storia del fatturato nel mondo dello spettacolo non ci torna, perché non è un giusto parametro”. Quello che avviene in una biglietteria per un evento sono partite di giro, si incassa sì, ma al 90% è sempre conto terzi, c’è la Siae con i suoi diritti, l’iva, le percentuali altissime dei produttori e degli artisti.
Teatro nel Decreto sostegni: fondi per lo spettacolo
Disparità tra i criteri usati per i sostegni
Si rammarica il Presidente dell’ATIP in merito alla ripartizione non equa che vede avvantaggiate il mondo del cinema rispetto agli spettacoli dal vivo. Nel secondo comparto poi, dopo la musica leggera e i concerti, gli avanzi verranno spartiti in maniera non equa tra teatri pubblici e privati. Piparo non comprende il criterio che si è usato per distribuire quelle che sono sicuramente somme ingentissime che il mondo dello spettacolo e della cultura non si è mai visto ricevere prima .Ricevere un miliardo di euro non è cosa da poco, ma come sottolinea ancora Piparo “le richieste attese non sono arrivate: bonus ristrutturazione non è previsto nel decreto, così come la proroga di credito d’imposta sugli affitti”.