Il sistema vaccini in Italia fa acqua ovunque. Inutile che ci raccontano in conferenza stampa che “abbiamo vaccinato 4 milioni di italiani” perchè tanto restiamo il fanalino di coda in Europa. Perchè capite da voi che 4/60 (Italia) è diverso 3,5/35 (Polonia). In Italia (dati di stamattina) ogni 1000 abitanti abbiamo vaccinato 76 persone. In Polonia 90. I dati, signori politici che ci governate, vanno dati in rapporto esatto non in valore assoluto. Dire che avete fatto 4 milioni di vaccini è niente se non fate capire alla gente cosa vuol dire nella realtà .
Il sistema vaccini: quante differenze da regione a regione
Questa mattina ho letto del sistema adottato in Sardegna per le vaccinazioni degli ultraottantenni. Un sistema che prevede di mandare un sms al cellullare del nonno o della nonna, che dovrà clikkare su un link e fare una serie di passaggi per prenotare. In altre regioni, come in Lazio, devono chiamare un numero verde. In Lombardia andare in farmacia a prenotare, per poi ricevere un sms che gli dice quando devono fare il vacciano. Ma poi che succede? Nulla. Si ferma tutto. Siamo bravissimi a rendere complicato un sistema che potrebbe essere semplicissimo. Abbiamo una rete di medici di base che forniscono cure a tutti i cittadini italiani. Loro hanno un elenco preciso e dettagliato dei propri pazienti. Sanno tutto: patologie, terapie, età e chi, nel caso, si occupa di loro. Da non addetta ai lavori mi chiedo: era troppo complicato dire ai medici di base di fare un giro di telefonate ai propri pazienti ultraottantenni (che quando gli va bene ne hanno un centinaio, non diecimila) e raccogliere le prenotazioni? No. Troppo difficile. In fondo è una vaccinazione che volete che c’entri un medico in tutto questo?
Il caso della Lombardia
Per anni ho sentito dire che al nord la sanità funziona meglio. Per anni mi sono sentita dire che sbagliavo a scegliere di portare mia figlia a curarsi, dopo il trapianto, da Bergamo all’Ismet di Palermo e poi Pisa. Mi hanno detto che ero folle a farmi operare a Napoli invece che a Milano. Ma guardate ora. In Lombardia è tutto fermo. La sanità fatica a fare le cose più banali. Torniamo ai vaccini. Lasciamo da parte quelli antiinfluenzali che si sono dimenticati di ordinare per tempo e che quindi ha lasciato scoperti migliaia di cittadini. Parliamo dell’emergenza Covid19. Del bombardamento mediatico sulla necessità di vaccinarsi e di proteggere prima le persone fragili. Ho una nonna di 92 anni. Che abita in un paesino lombardo, dove se tutto fosse stato in mano ai medici di base la cosa sarebbe stata rapida. Ma no. Mia mamma ha dovuto andare in farmacia a chiedere di iscrivere mia nonna alla lista degli aderenti al vaccino. Perchè no, signori, non si va in farmacia a prenotare. In farmacia inseriscono i dati della nonna nel sistema che manda un sms al numero di mamma che deve dare un codice al farmacista che lo mette nel sistema che manda una conferma di adesione a mia mamma sul cellulare.
Al piano dei vaccini manca l’ascensore per arrivare alle persone
La mancaza dei vaccini
E poi la cosa assurda. Tutta questa prassi è inutile. Perchè i vaccini non ci sono. L’adesione di mia nonna al piano vaccini risale al 18 febbrao. Ieri, 2 marzo, mia mamma ha ricevuto questo sms: “Cara cittadina caro cittadino, siamo consapevoli che il tuo appuntamento per la vaccinazione anti-covid, a causa delle consegne ridotte, sta subendo dei ritardi. Faremo il possibile per assicurarti quanto prima la convocazione, intanto scusaci per l’inconveniente, sappi che la tua salute è la nostra priorità “. E hanno il coraggio di scriverlo. Lo chiamano inconveniente. E intanto la Lombardia sta andando verso la zona rossa. Di nuovo. Mia nonna non usciva di casa nemmeno prima del covid19, mia mamma invece si, per accudire mia nonna. Mia nonna farà il vaccino forse a fine marzo. Mia mamma non ne ha diritto, perché i caregiver non sono contemplati tra le persone fragili. Quindi nel frattempo mia mamma potrebbe tranquillamente prendere il Covid19 e infettare la nonna. Nonna che se avesse intorno persone vaccinate non avrebbe necessità del vaccino. E facendo il vaccino a mia mamma invece che a mia nonna si proteggerebbero non solo mia nonna ma tutte le persone con cui mia mamma viene in contatto.
Infallibile
Che poi tutto questo sistema va a puttane se il medico di base, che poi sarà chiamato dalla ASL per fare il vaccino a mia nonna, avesse deciso di non vaccinarsi. Perchè potrebbe portarcelo direttamente lui il virus in casa di mia nonna. Quindi ora ditemi: perchè non la piantate di prenderci in giro e non dite le cose come stanno? L’unica cosa su cui il sistema vaccini è infallibile, in Italia, è far incazzare gli italiani. Ci riesce benissimo, anche se cambiamo i presidenti.