Raid USA in Siria in risposta ad un attacco con drone che ha ucciso un appaltatore statunitense. Washington ha affermato che l’attacco con il drone è stato effettuato dalle forze di élite iraniane.
Siria: raid USA in risposta ad un attacco con drone
L’esercito americano ha affermato di aver effettuato molteplici attacchi aerei nella Sira orientale contro gruppi allineati con l’Iran in risposta ad un attacco con drone nel nordest, attribuito alle forze di élite iraniane, che ha ucciso un appaltatore statunitense e ferito cinque membri dei servizi statunitensi e un altro appaltatore. Nel raid sono morti almeno otto miliziani filo-iraniani. “I raid Usa hanno preso di mira dei depositi di armi nella città di Deir Ezzor, dove sono stati uccisi sei combattenti filo-iraniani, altri due dei quali sono stati uccisi da attacchi che hanno colpito il deserto di Moyadine e le vicinanze di al-Boukamal”, ha affermato l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha affermato che gli attacchi hanno preso di mira gruppi affiliati al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGG) dell’Iran nella Siria orientale. “Gli attacchi aerei sono stati condotti in risposta all’attacco di oggi, nonché a una serie di recenti attacchi contro le forze della coalizione in Siria da parte di gruppi affiliati all’IRGC”, ha detto Austin. Austin ha poi affermato di aver autorizzato gli attacchi di rappresaglia sotto la direzione del presidente americano Joe Biden. “Come ha chiarito il presidente Biden, prenderemo tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo e risponderemo sempre in un momento e in un luogo a nostra scelta”, ha affermato Austin. “Nessun gruppo colpirà impunemente le nostre truppe”, ha aggiunto.
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