giovedì, Aprile 25, 2024

Sileri non vuole lasciare i 5 Stelle

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato che non vuole lasciare i 5 Stelle: “Lascio i 5 Stelle? No, io ero 5 Stelle ancora prima di essere 5 Stelle: ho sempre preso a testate un po’ il mondo e continuerò a prenderlo anche dopo. Poi magari tra vent’anni non si chiameranno più 5 Stelle, ma l’area resta quella“. Nonostante questo, il viceministro si è detto in disaccordo con molte misure del Dpcm e da tempo girava la voce che volesse lasciare il Movimento per andare a lavorare con Zangrillo.

Sileri è in disaccordo con il Dpcm?

Sileri ha più volte detto di prendere le distanze sul nuovo Dpcm, emanato domenica per far fronte all’emergenza sanitaria in corso. Durante un programma televisivo, il viceministro ha affermato: “Io ho sempre pensato che laddove c’è un protocollo e dove il protocollo viene rispettato con rigore e severità il rischio contagio è sicuramente molto basso. Su queste misure io non ero pienamente d’accordo, non sono, a dire il vero, pienamente d’accordo“. Ha poi rassicurato sull’assenza di una possibile nuova stretta la prossima settimana: “Al momento non è in previsione un altro Dpcm, ma continua l’azione di monitoraggio: sono state fatte critiche per due Dpcm ravvicinati, ma i numeri sono quasi raddoppiati da una settimana all’altra, con alcune aree del Paese nelle quali è oggettivo il sovraccarico dei servizi, quindi era necessario procedere ad un atto per proteggere il Servizio sanitario e le nostre strutture“.

Verso l’abbassamento della curva

Sileri ha detto di non essere preoccupato per i numeri. Certo, il rischio di un aumento dei casi e del sovraccarico del sistema sanitario c’è, ma non è imminente: “Mitigare la curva significa ridurre quanto più possibile la circolazione del virus a una forma contenuta“. Secondo il viceministro le prossime misure dovranno essere determinate a livello locale: “Non ci troviamo nella situazione di marzo. Quando ci fu un boom di contagi in pochissimi giorni, di impegno delle terapie intensive, ospedali sovraccarichi, persone che non riuscivano a fare il tampone. Ma è possibile che in alcune aree del Paese possa accadere, se il virus dovesse circolare di più. Andranno declinate azioni a livello locale, anche chiusure di una città o di una regione, per prendere fiato e poi ripartire“.

Sileri andrà a lavorare con zangrillo?

Sileri ha affermato che il 25 marzo 2023, al termine dell’esperienza di governo, andrà a lavorare al San Raffaele. Qui ha vinto un concorso nel 2016 ed è lo stesso ospedale di Zangrillo. Il viceministro ha spesso difeso Zangrillo dopo le sue dichiarazioni che avevano fatto tanto scalpore. Secondo Sileri, nonostante l’uscita infelice del medico, le sue parole sono state molto strumentalizzate. Tuttavia, alla domanda ” Andrai a lavorare con Zangrillo?“, Sileri risponde: “Spero di vederlo poco. Essendo lui un rianimatore, vorrebbe dire che i pazienti che opero io vanno male e devono andare da lui“.

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