Dopo lo stop dei comizi causato dall’emergenza coronavirus, Trump sceglie Tulsa, Oklahoma, scatenando polemiche di vario genere, dalle scarse precauzioni anti-covid alla sua mancanza di rispetto nella scelta del luogo dopo le rivolte per la morte di George Floyd.
Il massacro di Tulsa: di cosa si tratta?
Il massacro razziale di Tulsa si verificò tra il 31 maggio e il 1 giugno del 1921, quando un gruppo di bianchi americani attaccò il quartiere cittadino di Greenwood. Gli scontri iniziarono nella settimana successiva al Memorial Day, dopo che un giovane afroamericano venne accusato di violenza sessuale di una giovane addetta di un ascensore di un edificio commerciale. Da quel momento la popolazione bianca si accanì contro quella nera, uccidendo diversi civili afroamericani e saccheggiando negozi e abitazioni.
Quanto avvenuto durante il massacro non è mai stato accertato storicamente. Si pensa che la popolazione cospirò con i bianchi del posto contro la comunità nera. Un gruppo bipartisan di parlamentari istituì nel 1996 una Commissione d’inchiesta per fare luce sui fatti. Con la relazione finale del 2001 l’Oklahoma ha approvato un disegno di legge che istituisce un parco commemorativo per ricordare le vittime del massacro, delle borse di studio per gli studenti provenienti dalle famiglie colpite e incoraggia lo sviluppo economico del territorio.
Trump sceglie Tulsa per il suo primo comizio
E’ proprio in pieno periodo di proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd e la brutalità della polizia nei confronti della comunità di colore, che Trump sceglie Tulsa per il suo primo comizio dopo la temporanea sospensione della campagna elettorale causa coronavirus, scatenando proteste. I manifestanti accusano il Presidente di mancare loro di rispetto e di strizzare l’occhio ai suprematisti bianchi. Inoltre le scarse precauzioni anti-Covid hanno suscitato non poco scalpore; l’Oklahoma è uno degli stati che ha un incremento del numero dei contagi per virus. Noncurante della situazione Trump ha non solo organizzato un comizio in uno spazio chiuso dove non è possibile mantenere le distanze, ma ha anche incoraggiato a non indossare la mascherina durante l’evento.
In un momento critico nel quale l’America è il paese più colpito dal Covid-19 e i problemi interni a seguito delle proteste anti-razziali dividono la nazione, Trump getta solo benzina sul fuoco creando ancora più tensioni.
