domenica, Dicembre 10, 2023

Si avvicina la festa delle donne negli Emirati Arabi Uniti

Sabato prossimo, il 28 agosto, cade sia la festa delle donne negli Emirati Arabi Uniti che il cinquantesimo anniversario della nazione araba. La festa sarà preludio all’Expo 2020 che partirà il 1° ottobre nella capitale Dubai. La giornalista Manar Alhina ha raccontato le sue aspirazioni e speranze per le donne del suo Paese.

Chi è Manar Alhina?

Manar Alhinai è una giornalista, autrice e brand storyteller emiratina. È la co-fondatrice e Storyteller-in-Chief di Sekka e la direttrice del Khaleeji Art Museum. La giornalista ha raccontato al The National News le sue speranze per le donne del suo paese in concomitanza all’avvicinarsi della festa della donna. Facendo ciò ha fatto un paragone col passato e su come le donne del suo paese hanno affrontato la pandemia. Gli ultimi 18 mesi hanno messo alla prova tutte le persone e in particolare le donne. Secondo la giornalista: “Crescendo, non ho mai dubitato che le nostre donne fossero resistenti, perseveranti e piene di risorse. Vivere in un clima desertico significava che le nostre antenate dovevano essere continuamente in una modalità di sopravvivenza”. La tenacia delle donne degli Emirati è aumentata perché oltre a prendersi cura della loro famiglia e dei membri della tribù, le donne si sono occupate degli affari. In particolare, quando gli uomini erano assenti queste hanno imparato ad essere piene di risorse in un ambiente che ne era scarso. 


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La pandemia ha rafforzato lo spirito di sopravvivenza femminile

Secondo l’autrice da quando la pandemia ha colpito il mondo, è stato naturale vedere le donne degli Emirati in prima linea. Quest’ultime insieme ai compagni uomini hanno aiutato a mantenere la sicurezza di tutti. Manar Alhinai ha dichiarato che: “Mentre il mondo navigava in acque inesplorate durante la pandemia di Covid-19, le donne emiratine ci hanno dato speranza”. La giornalista ha portato nel suo articolo alcuni esempi di donne da cui trarre ispirazione e che sono state in prima linea durante la pandemia.

La calma di Farida

Una di queste è Farida Al Hosani, la portavoce ufficiale del settore sanitario negli Emirati Arabi Uniti. Farida: “ci ha tenuti aggiornati sugli sviluppi della pandemia e sulle misure di sicurezza. E ha aiutato a mantenere un senso di calma in un mondo caotico”.

Lo spirito di Reem

La tenacia delle donne degli Emirati è stata dimostrata dalla Ministra di Stato per la Cooperazione internazionale e Direttrice generale di Expo 2020: Reem Al Hashimi. La donna sta guidando gli sforzi per celebrare l’Esposizione universale che si terrà a Dubai tra il 1 ottobre e il 31 marzo 2022. Reem vuole guidare la nuova edizione della fiera in un ambiente sicuro e protetto. Inoltre, sta insegnando, col suo esempio una forte lezione su come non fermarsi di fronte alle sfide. 

L’ambizione di Nora 

Nora Al Matrooshi, invece, è la prima astronauta donna del mondo arabo. Nora sta dimostrando come in un ambiente finora dominato dagli uomini anche le donne possono raggiungere le stelle. Dimostrando, in tal modo, che anche per le donne nessuna sfida è impossibile. 


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Le speranze per le donne degli Emirati

Per la celebrazione della festa della donna e per i 50 anni della nazione Manar Alhinai ha grandi speranze per il futuro. Un futuro in cui le donne degli Emirati stanno facendo passi da gigante, divenendo fonte di ispirazione per le persone di tutto il mondo. La giornalista ha dichiarato che: “ho grandi speranze per le nostre future imprenditrici. Spero che continuino a perseverare ed a lavorare sodo, anche se sembra che l’impossibile sia stato già raggiunto e che abbiamo raggiunto la fine dell’universo. È la determinazione dei nostri leader e del nostro popolo che ha reso gli Emirati Arabi Uniti ciò che sono oggi. Quando si tratta di sfide, spero che le nostre future imprenditrici non siano mai intimidite da esse, non importa quanto possano sembrare scoraggianti. Ricordate sempre che siete le figlie di antenati che sono sopravvissuti a condizioni di vita dure e hanno costruito una nazione leader in meno di 50 anni”.

Mai arrendersi 

La giornalista ha fatto anche il suo esempio all’emittente, infatti ha dichiarato che: “Dedicare del tempo alla lettura, impegnarmi in attività per le quali normalmente non optavo ed incontrare nuove persone mi ha fatto apprezzare la diversità, ha ampliato la mia prospettiva e mi ha insegnato che non importa quanto difficile possa sembrare una sfida commerciale, c’è sempre una soluzione e si può sempre realizzare ciò che si ha in testa.”


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La crescita delle donne negli Emirati Arabi Uniti

L’annuale Global Gender Gap Report del World Economic Forum (WEF) elenca gli Emirati Arabi Uniti come leader nella promozione della parità di genere in Medio Oriente. E li classifica tra i “cinque paesi più migliorati nell’indice generale”, con divari di genere ridotti di almeno 4,4 punti percentuali. A partire da quest’anno, gli Emirati Arabi Uniti sono classificati 72° su 153 paesi. Solo nel 2020, si era classificato 120°. Inoltre, le donne negli EAU possono guidare, votare, lavorare e possedere ed ereditare proprietà. Un rapporto del World Economic Forum ha classificato gli Emirati al secondo posto nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena) per la parità di genere.

Le donne negli emirati sono davvero libere?

Human Right Watch ha dichiarato che gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto importanti conquiste riguardo i diritti delle donne negli ultimi anni. Come per esempio, l’approvazione di nuove protezioni contro la violenza domestica, ma ancora persiste una significativa discriminazione contro donne e ragazze. Infatti, le leggi statali prevedono l’autorità del tutore maschile sulle donne. Una delle questioni affrontate da HRW è il fatto che solo gli uomini emiratini possono trasmettere la cittadinanza alla prole. Lasciando i figli di madri emiratine e di padri internazionali apolidi, in quanto non vengono rilasciati loro certificati di nascita. Perciò, gli apolidi non hanno accesso ai diritti e ai servizi di base per tutta la vita. Attualmente, un uomo è in grado di porre fine a un matrimonio unilateralmente con poche parole. Mentre una donna ha bisogno del permesso scritto di un tutore maschile per entrare o uscire da un matrimonio. L’abuso domestico è un altro settore in cui le donne continuano ad essere discriminate. Rothna Begum, ricercatrice senior sui diritti delle donne di Human Rights Watch ha detto che “Gli Emirati Arabi Uniti hanno speso molto tempo e denaro per ritrarsi come un campione dei diritti delle donne e dell’empowerment. Ora ha bisogno di trasformare la retorica in realtà”.

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