giovedì, Aprile 25, 2024

Shooting Midnight Cowboy racconta la storia del celebre film

Un uomo da marciapiede” ha segnato la storia del cinema. Allontanandosi dalla narrazione di quegli anni. E prediligendo, dunque, una visione più disincantata e spietata. Eppure, il film è riuscito ad aggiudicarsi tre oscar. Su sette candidature. Nonostante il tema dell’omosessualità. E anche le numerose scene di sesso. Anche se prive di immagini di nudo esplicito. Cinquant’anni dopo, si torna a parlare di “Un uomo da marciapiede“. In particolare, lo si fa nel libro “Shooting Midnight Cowboy” di Glenn Frankel.

Cosa c’è da sapere su “Shooting Midnight Cowboy“?

Shooting Midnight Cowboy: art, sex, loneliness, liberation, and the making of a dark classic“. Questo è il titolo completo del libro. Uscito oggi negli USA. E scritto da Glenn Frankel. Scrittore, giornalista e vincitore del premio Pulitzer. Con questo libro, Frankel ha voluto raccontare i retroscena del celebre film. Partendo, dunque, dalle testimonianze. In modo di ricostruirne la storia. Nel libro di Frankel si parla di un classico che, in un certo senso, sembrava destinato a non diventarlo. Basti pensare solo al rating del film. Ossia, rating X. Che, qualche anno dopo, è stato associato ai film pornografici. In “Shooting Midnight Cowboy“, Frankel non si limita a raccontare aneddoti sui retroscena del film. Vi aggiunge anche le interviste a Dustin Hoffman. E a Jon Voight. Offrendo al lettore la possibilità di conoscere meglio “Un uomo da marciapiede“.


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Un estratto del libro è stato pubblicato sul The Hollywood Reporter

Un estratto del libro è stato pubblicato su The Hollywood Reporter. Nel quale si parla proprio della serata degli Oscar. Frankel ricostruisce l’evento tramite le varie testimonianze. In cui si intuisce che nessuno avrebbe scommesso su “Un uomo da marciapiede“. Lo stesso regista, John Schlesinger, non si è presentato alla serata. Le battute omofobe. Il rating del film. Tutto questo sembrava remare contro il film. Eppure, “Un uomo da marciapiede” vince il premio come Miglior Film. Annunciato da un’esterrefatta Elizabeth Taylor. “Sembrava quasi come se lei non sapesse cosa fosse, o chi fossi io, o come ci fossimo arrivati“. Ha affermato Jerome Hellman. Questo estratto permette, inoltre, di comprendere meglio come Frankel ha lavorato. E farsi, dunque, un’idea di com’è strutturato “Shooting Midnight Cowboy“.

Shooting Midnight Cowboy“: perché leggerlo?

Come già accennato, il libro permette di conoscere la storia del celebre film. Di leggere le testimonianze dei due attori protagonisti. Di capire ancora meglio l’importanza di “Un uomo da marciapiede“. “Shooting Midnight Cowboy” è un viaggio all’interno dei retroscena. Delle difficoltà che un film simile può comportare. Soprattutto in una società omofoba. John Wayne ha definito il film “Perverso“. E utilizzando l’insulto omofobo “Froci” per descrivere i due personaggi protagonisti. Sebbene, l’attore si sia comunque complimentato con i due attori protagonisti. Questo libro apre una metaforica porta su “Un uomo da marciapiede“. E Frankel si dimostra attento a raccogliere tutte le testimonianze. E a darvi il giusto spazio. Non rimane che sperare una cosa, dunque. Che “Shooting Midnight Cowboy” arrivi anche nelle librerie italiane.

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