venerdì, Aprile 19, 2024

Basket, Serie A al via: Olimpia affamata a caccia del Tricolore. Occhio alle sorprese Avellino e Bologna!

Pochissime ore allo scadere del countdown. Ci siamo. È tutto pronto. Dopo un’estate all’insegna di EuroBasket 2017, è giunto il momento di catapultarsi nel 96º campionato di Lega Basket Serie A. Con la Supercoppa Italiana, primo trofeo stagionale, assegnata la scorsa settimana all’EA7 Milano è gia tempo di dedicarsi alla regular season. Saranno 16 le squadre ad occupare la griglia di partenza. Due sono le novità: il gradito ritorno della Virtus Bologna ed il ripescaggio della Vanoli Cremona di coach Meo Sacchetti. Paga dazio infatti, la Juve Caserta, esclusa dal massimo campionato. Dal canto suo, la società campana ha effettuato il ricorso. Sulla vicenda verrà presa una decisione solo il 3 ottobre e non è da escludere un campionato a 17 squadre.

Il semaforo verde scatterà questa sera con l’anticipo delle 20:45 e vedrà sin da subito impegnati i vice campioni in carica della Dolomiti Energia Trento proprio contro la neopromossa Segafredo Virtus Bologna.

Come sempre, l’estate per i direttori sportivi dei club italiani è molto intensa. La maggior parte dei roster vengono rivoluzionati, dovendo dunque ripartire da zero sul piano dell’affinità. È in questo caso fondamentale il lavoro di un allenatore, il quale deve plasmare e dare un’identità alla propria squadra secondo il suo credo. Numerosi volti nuovi calcheranno i parquet di tutta Italia. Altri lo faranno con maglie differenti. Scottanti sono gli addii di coloro che hanno esaltato la stagione di ogni singola franchigia. Non mancano però i ritorni. Quelli belli. Quelli di un certo spessore. Basti pensare al nuovo head coach dell’EA7 Milano, il puri titolato Simone Pianigiani.

Una stagione deludente e travagliata come quella recentemente trascorsa, con il caso Alessandro Gentile e l’eliminazione dalle semifinali playoff scudetto, rendono quest’anno l’Olimpia Milano affamata più che mai. Si può dire che per la società milanese inizia una nuova era. La rivoluzione arriva non solo in panchina, ma anche all’interno del roster. Più lungo e più competitivo per affrontare al meglio i tre impegni ai quali la squadra milanese è chiamata (campionato, Coppa Italia ed Eurolega). Confermato il blocco italiano con Cinciarini, Abass, Pascolo e Fontecchio ed il playmaker Zoran Dragic. A loro si uniscono Cory Jefferson, un’ala grande versatile, e Jordan Theodore nel ruolo di play. Uno su tutti però, è Andrew Goudelock. La punta di diamante della nuova Olimpia. Guardia purissima capace di fare la differenza nel campionato italiano. Dotato di ampio range di tiro e devastante nell’uno contro uno. Sotto gli occhi della Madonnina, Milano è una vera corazzata.

Le prime antagoniste non possono non essere le finaliste dei playoff, Venezia e Trento.

I campioni d’Italia ripartono dalla forte ossatura dello scorso anno. Le partenze di Ariel Filloy e di e Melvim Ejim non preoccupano coach De Raffaele che in regia si ritrova Andrea De Nicolao da Reggio Emilia, un buon secondo violino alle spalle del play titolare Haynes. Da Varese invece, arriva il classe ‘89 Dominique Johnson. Lo statunitense, insieme al confermatissimo Bramos (ala piccola) garantiscono spaziature e punti dai 6,75 metri, per la gioia del proprio coach. Colpo da non sottovalutare per quanto fatto vedere ad EuroBasket è Paul Biligha. Il centro italiano si è fatto notare nella kermesse europea estiva nei suoi 15,8 minuti di impiego per partita con 2,7 punti di media). Nonostante sia una conferma il vero acquisto di Venezia sarà il rientro del classe ‘93 italiano Stefano Tout

Per quanto riguarda l’altra finalista, la Dolomiti Energia Trento, non si registrano colpi eclatanti a livello di nomi. Infatti la formazione trentina non ha avuto bisogno dei curriculum dei giocatori per raggiungere le finali scudetto dello scorso anno. I giocatori rispecchiano la mentalità del proprio coach Buscaglia: squadra duttile e di lavoratori. All’economia del roster pesano le partenze di Aron Kraft (10,3 punti di media) e di Dustin Hogue (10,7 punti e 7,0 rimbalzi). È arrivato il momento di Diego Flaccadori di prendere le redini del comando di Trento insieme al connazionale Baldi Rossi e all’indispensabile Dominique Sutton.

Riflettori puntati anche sulla Sidigas Avellino. Ha tutte le carte in regola per sorprendere ed andare oltre rispetto a quanto fatto vedere lo scorso anno. L’assenza per infortunio di Fesenko ha influito e non poco sulle rotazioni e sul percorso degli irpini durante i playoff, terminati in gara 6 contro i campioni d’Italia di Venezia. Coach Sacripanti, rientrato da EuroBasket dove ha svolto il ruolo di secondo allenatore della nazionale italiana accanto ad Ettore Messina, non ritrova più in palestra un elemento importantissimo della scorsa stagione come Joe Ragland, sbarcato in Russia nel Lokomotiv Kuban. Ha fatto le valigie anche Levi Randolph, destinazione Sassari. I sostituti però, sono di un certo spessore e riescono, ancora una volta, a garantire ad Avellino un posto tra le pretendenti al titolo. Una cabina di regia tirata a lucido con Filloy e Fitipaldo. Pochi punti nelle mani per loro, ma playmaker che seguono fedelmente il credo di coach Sacripanti: allargare il campo con un centro di riferimento come Fesenko o Lawal in grado di rifinire l’operato. Riflettori puntati su Jason Rich, guardia eclettica con molti ottime stil da tiratore. Lo statunitense classe ‘86 è un veterano nei campionati europei.

Anche il Banco di Sardegna Sassari durante la pausa estiva ha cambiato molto il proprio organico, ripartendo da zero. Roster lungo, secondo solo a quello di Milano, tra le sue fila presenta tre innesti d’eccellenza: quelli degli ex Avellino Levi Randolph (Guardia) e Shawn Jones (centro) e quello di Achille Polonara (ala grande) che ben ha figurato nei suoi anni a Reggio Emilia. Fondamentali le conferma di coach Pasquini e di Rok Stipcevic, segnali di continuità nonostante la rivoluzione avvenuta.

Rivoluzione avvenuta anche in casa Grissin Bon Reggio Emilia. Dopo due finali scudetto ed una Supercoppa italiana in bacheca, l’eliminazione avvenuta nei quarti dei playoff con un sonoro 3-0 ad appannaggio degli irpini, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Infatti i veterani Aradori, Polonara e De Nicolao hanno deciso di cercare nuove sfida altrove. Nonostante ciò, la filosofia della Grissin Bon e di coach Menetti, resta la stessa. Roster fresco, privilegiando soprattutto i giocatori nostrani. Preziosissime le conferme di Della Valle e Cervi. In regia rientra dagli States il figliol prodigo Federico Mussini e duetterà con Leonardo Candi che ben ha figurato tra le fila della Fortitudo Bologna in Serie A2. Debutto in A per De Vico e Garrett Nevels.

La Virtus Bologna è una neopromossa particolare, sia per la tradizione che ha alle spalle, sia per le elevate ambizioni della piazza bolognese. Confermato coach Ramagli, vestiranno la maglia delle Vu Nere giocatori eccellenti come Alessandro Gentile, in rilancio, Pietro Aradori e a dettare i tempi di gioco, un veterano come Oliver Lafayette. Nel ruolo di pivot si punta tutto su Marcus Slaughter. Volto nuovo per la Serie A, capace di dominare sotto canestro, così come ha fatto precedentemente in altre formazioni primo piano europeo. Con un simile organico è lecito pensare ad un possibile piazzamento tra le prime 8 della classe.

Anche la Fiat Torino alza la posta in gioco delle sue ambizioni, grazie anche alla wild-card ottenuta per disputare l’Eurocup. Ciò ha permesso all’Auxilium di acquisire notorietà durante la campagna acquisti. Per una stagione ambiziosa serve un allenatore ambizioso. Chi meglio di un allenatore come Luca Banchi possa accettare una sfida simile. L’acquisto più eclatante è il due volte campione NBA Sasha Vujacic. Su di lui ci sono grandi aspettative, ma la carta d’identità, 35 anni, potrebbe essere il vero punto interrogativo per l’apporto che può dare l’ex Los Angeles Lakers alla società piemontese. L’arma a doppio taglio è la presenza di molti stranieri esordienti nel nostro campionato. Buon lavoro a coach Banchi.

All’insegna delle conferme invece, si è svolto invece il mercato della solida Germani Basket Brescia. Si afferma nuovamente ad alti livelli con il rinnovo dell’MVP della scorsa stagione Marcus Landry (19,6 punti), del miglior assist man della lega Luca Vitali (7,1) e di un veterano come David Moss.

In casa Capo d’Orlando e Pistoia si punta tutto sulla forza del gruppo con un equilibrato mix di italiani e stranieri. La New Basket Brindisi riparte da Sandro Dell’Agnello, allenatore abituato a dover essere sempre sotto esame e superare pressioni di classifica non felici.

Differenziandosi dai roster precedenti, la Red October Cantù punta tutto sulla forza del proprio quintetto formato da americani carismatici con elevati punti nelle mani. In regia Jaime Smith si assumerà molte responsabilità sia a livello realizzato che organizzativo. I due esterni, Chappell e Thomas, giocatori eclettici e ottimi tiratori, identificano bene il credo del proprio coach Bolshakov.

La Vanoli Cremona catapultata dalla Serie A2 alla Serie A, sotto la guida di Meo Sacchetti potrebbe condurre un ottimo campionato, contrariamente a quanto visto lo scorso anno, ottenendo la salvezza senza troppi problemi. La formazione lombarda punta sull’esperienza dei fratelli Travis e Drake Dienere sulla fisicità e sul talento dei tre americani Elijah Johnson, Landon Milbourne ed Henry Sims.

Chi rischia seriamente quest’anno, ancora una volta, sono la VL Pesaro e la Openjobmetis Varese. Entrambe riconfermano i loro rispettivi allenatori, Spiro Leka e Attilio Caja con un’unica speranza: la salvezza a fine stagione.

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