Sequestrati 37 mila fuochi d’artificio sequestrati dalla Guardia di Finanza: denunciato titolare di un’azienda
Nell’ambito del controllo economico del territorio, in vista delle festività di fine anno, Sequestrati 37 mila fuochi d’artificio sequestrati dalla Guardia di Finanza: hanno intensificato gli interventi nei confronti delle attività commerciali in cui è permessa la vendita di articoli pirotecnici.
Le Fiamme Gialle aretine, nel corso di un controllo nei confronti di un’azienda con sede nella provincia, hanno rilevato alcune irregolarità, concernenti sia l’esposizione per la vendita dei “fuochi d’artificio”, sia la loro custodia. In particolare, all’interno del punto commerciale, sono stati rinvenuti articoli per un quantitativo eccedente il limite fissato dalla legge (pari a 50 kg.), per le rivendite non munite di apposita licenza di pubblica sicurezza.
Immigrazione clandestina ad Arezzo: espulso tunisino
Sequestrato 476 kg di cocaina ad Arezzo dalla Polizia e Guardia di Finanza
Polizia aretina arresta due Pusher un ad Arezzo e uno a Montevarchi
Inoltre, sono state rilevate violazioni anche nello stoccaggio dei “fuochi d’artificio”, poiché il materiale era custodito in modo irregolare in un locale-deposito. Nello specifico, non erano rispettate le misure di distanziamento da altre merci particolarmente soggette al rischio di combustione. I prodotti, difatti, erano stipati vicino a sacchi contenenti pellet ed a rotoli di carta, facilmente infiammabili. In più, il locale non era “isolato”, in quanto privo di porte “tagliafuoco”.
Al termine delle operazioni, i Finanzieri hanno denunciato alla locale Autorità Giudiziaria il titolare dell’azienda, per il reato commercio abusivo di materie esplodenti, sottoponendo a sequestro gli articoli rinvenuti. L’attività svolta dai Finanzieri di Arezzo si inquadra nel più generale dispositivo di tutela del commercio legale, in particolare, durante questo periodo di festività, al fine di tutelare i cittadini contro il rischio di acquistare prodotti non sicuri, di dubbia provenienza e con gravi rischi per la loro incolumità.
E’ stato concesso, dall’Autorità Giudiziaria, apposito nulla-osta per l’inoltro agli organi di stampa.