SEMPRE MENO TELEFONI FISSI, GLI ITALIANI SCELGONO LO SMARTPHONE E DICONO ADDIO AGLI SMS

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Sempre meno telefoni fissi, sms avviati a scomparire e mercato mobile ormai saturo, con gli italiani che usano sempre più lo smatphone come strumento privilegiato per navigare e scoprono la fibra ottica. E’ il quadro che esce dall’analisi trimestrale del mercato delle telecomunicazioni presentato dall’Agcom. Quadro in cui Telecom, che si conferma leader nel settore business, perde terreno sugli altri fronti dove crescono invece Fastweb e Wind, mentre Vodafone si conferma primo operatore nel settore residenziale. Una dinamica del mercato che, sottolinea l’Agcom, scoraggia gli investimenti sulle nuove reti.

Continua la flessione degli accessi alla rete telefonica fissa
Secondo l’ultimo rapporto dell’autorità garante per le telecomunicazioni, nel periodo ottobre-dicembre 2013, c’è stato un crollo di 730mila linee su base annua, quasi il doppio rispetto a quanto osservato nei 12 mesi precedenti (- 450mila circa). Di conseguenza, osserva l’autorità, “la riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche indicato nel Rapporto Caio, a investire in reti di nuova generazione”. Investimenti che comunque si sono sbloccati nel 2013: adesso gli operatori coprono il 18 per cento della popolazione, contro il 10 per cento dell’anno scorso (valore rimasto invariato per dieci anni). Agcom certifica un primo aumento degli utenti in fibra ottica, seppure timido: ora a quota 300 mila, contro i 290 mila del 2012. Stesso valore per gli utenti WiMax, che è la tecnologia banda larga fissa cresciuta di più nell’ultimo anno. Per altro, Agcom qui censisce solo gli operatori WiMax in senso stretto (come Linkem, Aria, Wavemax). A questo numero si possono aggiungere quindi i circa 120 mila utenti di Ngi Eolo, che usa una tecnologia simile (di tipo banda larga wireless fissa, analoga all’Adsl ma su onde radio). Di gran lunga, comunque, gli italiani preferiscono navigare su reti mobili 3G/4G: ora lo fanno in 39,5 milioni, contro i 32 milioni del 2012.

Sms addio, gli italiani scelgono le chat
Gli sms sono le principali vittime, soppiantati – come ricorda lo studio Agcom – dalla chat su smartphone. Gli italiani ne hanno mandati 76,7 miliardi nel 2013, in calo del 20 per cento sul 2012. Di contro aumenta dell’8,6 per cento il traffico telefonico, a 150 miliardi di minuti: a conferma che il problema riguarda nello specifico gli sms e non la voglia degli italiani di comunicare al cellulare; il VoIP, quindi, non è ancora riuscito a mettere in crisi le chiamate sulla rete normale. La qualità percepita con il VoIP è inferiore, infatti, rispetto a una chiamata normale, mentre la chat internet è migliore degli sms.

Mercato mobile saturo, i clienti si “rubano”
Il mercato delle linee telefoniche mobili, “negli ultimi due anni, è sostanzialmente saturo”, pertanto i nuovi clienti si conquistano solo “rubandoli” alla concorrenza, come testimoniano i 3,5 milioni di operazioni di portabilità del numero mediamente effettuate ogni trimestre. Lo evidenzia il rapporto, aggiungendo che prosegue il calo delle sim che effettuano solo traffico vocale (-7,5 milioni nel 2013).

Guerra tra operatori
Per quanto riguarda le quote di mercato, su base annua quelle di Telecom e Vodafone flettono entrambe dello 0,9% a favore di H3G (+0,2%) e, in misura più consistente, di Wind (+1,7%), che raggiunge il 25% “dimensione ‘naturale’ per un mercato dove sono presenti 4 imprese”. Il primo operatore nel segmento residenziale è Vodafone con il 31,4%, seguito da Telecom Italia (29,3%) e Wind (28%). Nel segmento affari, invece, “Telecom è largamente leader con oltre il 60%”. In questo contesto il dato più notevole è la crescita di Fastweb, balzata sulla banda larga dal 12,9 al 14 per cento di quota di mercato e il calo di Telecom Italia per la prima volta sotto il 50 per cento (49,8 per cento, contro il 51,4 per cento del 2012). Prosegue poi la crescita degli utenti degli operatori mobili virtuali (di 740 mila rispetto al 2012), ora a quota 5,2 milioni di sim. Domina Poste Mobile, anche se in calo (al 54,2 per cento), mentre Fastweb è in aumento, al secondo posto. Cresce anche Coop (al terzo).