La didattica telematica ha riportato l’attenzione su un tema molto importante e critico. E cioè gli effetti di tutta questa scuola “ridotta” sulla preparazione degli studenti. L’idea del nuovo comitato di esperti del Ministero è quella di aprire gli istituti anche d’estate. Con attività educative di ogni tipo. Artistiche, sportive e musicali. Mentre a smontare l’ipotesi della scuola fino a luglio è il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
Scuola fino a luglio? Perchè no!
Sebbene la DID abbia garantito la continuità formativa da un lato, dall’altro ha avuto anche i suoi limiti. Pensata per essere di supporto al percorso formativo tradizionale, e’ diventata invece, la sola via per garantire lo svolgimento dell’anno scolastico. E questo ha causato non pochi problemi agli studenti. Che non hanno mai usufruito dell’ora intera di insegnamento. I primi studi a livello internazionale infatti, rivelano gap formativi stimati in un range dal 35 al 50% in matematica e nella propria lingua. Senza tener conto delle ripercussione su socialità e psiche. Quindi perchè non “recuperare le ore perse” per la troppa Dad, prolungando la scuola fino a luglio? Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in merito, sta ancora approfondendo il dossier. Il motivo di tale indecisione? La mancata obbligatorietà per i docenti di svolgere attività didattiche durante i mesi estivi. Così come prevista nel Ccnl. Soprattutto se l’aggravio lavorativo non è retribuito.
Studenti: in Dad c’è chi chatta, mangia o cucina
Nessun obbligo per i docenti
Pensare a degli sconfinamenti in estate appare quindi piuttosto arduo. Per due aspetti delicati. Il primo riguarda la bassa retribuzione degli insegnanti italiani rispetto all’euro zona. Poi se è vero che i docenti, detratto il periodo di ferie, vanno comunque considerati in servizio durante i mesi estivi, è altrettanto vero che gli stessi non hanno alcuna necessità dì offrire la propria prestazione. E di presentarsi a scuola. Ancora di più, se tali attività non sono state deliberate ad inizio anno. Nel piano annuale dell’istituto scolastico. Pertanto l’attivazione di forme di recupero estive, tra il 15 luglio e il 31 agosto, necessiterebbe di personale extra-scolastico. Perchè altrimenti i docenti non avrebbero altri periodi dell’anno per poter fruire dei 32-36 giorni di ferie annuali.