Scrittura in stampatello versus corsivo

0
210

Nell’era tecnologica e informatica, viene naturale chiedersi se la scrittura in stampatello, o anche digitata su una tastiera, sia ormai la metodologia che rende obsoleta la scrittura in corsivo? Studi permettono di affermare che esiste un rapporto stretto tra la scrittura in corsivo e un maggiore sviluppo educativo. Infatti, è importante scrivere a mano (e in corsivo) altrimenti il rischio è l’appiattimento di ogni differenza e peculiarità personale di ciascuno.

La scrittura in stampatello e in corsivo

Quando si parla di scrittura stampatello versus corsivo, subito emerge che il corsivo stimola la connessione tra i due emisferi. E ciò non accade allo stesso modo con lo stampatello. Inoltre, scrivere in stampatello potrebbe significare creare un’uniformità tra tutti quelli che scrivono, senza che ci distingua ed emerga la propria peculiarità e, in qualche modo, la personalità. Tant’è che si utilizza la scrittura in corsivo si utilizza per trarre informazioni e valutazioni del carattere. Come pure delle condizioni psichiche e morali di una persona. Quindi essa è appannaggio della grafologia.

Scrittura in corsivo e grafologia

La grafologia si avvale della scrittura in corsivo. Precisamente si valuta se la scrittura è ‘modello’ o ‘anti modello’. Come pure se è ‘piccola’ o ‘grande’. Anche se è ‘rigida’, ‘fluida’, ‘retta’ e ‘inclinata’. Ancora, ‘spazi’, ‘distanza’ tra le righe e tra le lettere. E poi, la forma delle lettere “g”. L’altezza del trattino della “t”, se e come si mettono i puntini sulle “i”, ed altri elementi.

Ciò che ne risulta è la valutazione anche di potenzialità e limiti, di attitudini, della capacità di stare in gruppo e disagi.

E’ valido solo e soltanto se si scrive corsivo.

Scrittura in corsivo e Maria Montessori

La pedagogista ed educatrice Maria Montessori ha considerato il corsivo come tipo privilegiato di scrittura.

Secondo la Montessori, è più facile conoscere le lettere che formano una parola se sono legate. E nella scrittura in corsivo sono legate. Dunque, lettura e scrittura sono più semplici perché si attuerà un movimento circolare. Esso è naturale.

Coscienza fonologica

Ciò consente di attuare un lavoro sulla ‘coscienza fonologica’. Si riconoscono le lettere a livello visivo e come si tracciano. Poi, si utilizza l’alfabeto per creare le parole.

Scrittura in corsivo o in stampatello secondo la scienza

La neurologa e biologa Carla Hannaford sostiene l’importanza del corsivo perché permette al cervello di collegare i due emisferi tra di loro. Inoltre, per il normale sviluppo delle ossa carpali delle mani, i bambini non sarebbero pronti a scrivere in stampatello prima dei sette anni. Siccome le risposte motorie non interrotte si conservano più a lungo nella memoria, è più facile memorizzare il corsivo che lo stampatello.

Ciò è confermato da studi effettuati su studenti universitari, dalla neuroscienziata e psicologa Karin Harman. È dimostrato che le persone che scrivono in corsivo non interrompono tanto lo scorrere delle idee come quelle che scrivono in stampatello. Dunque, gli studenti che utilizzano il corsivo ottengono maggiori punteggio agli esami universitari.

Intelligenza e apprendimento

Scrivere in corsivo consente di mettere insieme sensazioni tattili e dei movimenti. Ciò consente di sviluppare l’intelligenza cinestetica. Cioè di lavorare abilmente con oggetti e controllare il corpo nei movimenti. Merito del cervelletto che influisce sull’attenzione, sull’auto-controllo ed altri processi cognitivi. Quindi, il corsivo rinforza l’intelligenza dei bambini. Aiuta a sviluppare l’efficienza delle delle funzioni inerenti sensazioni, movimento e pensiero.

Benefici del corsivo

I benefici del corsivo sembrano essere di più rispetto a quelli dello stampatello. Infatti, la scrittura in corsivo è considerata più naturale dell’altra. Infatti, è più scorrevole e veloce. Come pure è fondamentale nello sviluppo e nella crescita dei bambini.

Oggi, era tecnologica e informatica, i bambini nascono già propensi all’utilizzo di dispositivi con tastiera. Non come le generazioni precedenti che hanno dovuto apprendere in un secondo momento l’uso di questi nuovi mezzi.

Tuttavia, scrivere a mano, e nella fattispecie in corsivo, consente di attivare circuiti nervosi che favoriscono la lettura, la memoria e la produzione di parole.

Benefici dello stampatello

I benefici dello stampatello si rifanno all’autonomia di lettura di cartelli e libri. E da adulti, senz’altro è più facile compilare documenti e modulistica.

Scrittura e bambini con DSA

Per i bambini affetti dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento la situazione può essere differente.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) coinvolgono l’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo.

Apprendere la scrittura in corsivo è molto difficoltoso per chi ha ricevuto una diagnosi di questo tipo.

Il corsivo necessita di una coordinazione tra l’occhio e la mano: come ciò può aiutare chi soffre di dislessia, allo stesso modo può penalizzare.

Ad esempio, nella disgrafia, per alcune persone, la scrittura in corsivo è intatta. In altre persone accade per quella in stampatello.

Nell’alessia, che corrisponde alla difficoltà nella lettura di parole scritte, alcuni che non sono in grado di scrivere in stampatello possono leggere il corsivo, e viceversa. Dunque, ciò conferma che le due modalità di scrittura attivano parti del cervello separate. Così, si mettono in campo più risorse cognitive di quanto accadrebbe se si attivasse una sola parte.

Conclusioni

Dunque, studi su bambini attuati dalla psicologa Virginia Berninger, hanno dimostrato che scrivere in corsivo permette di produrre più parole e più rapidamente di altri metodi. Come pure si esprimono più idee. E i benefici si estendono all’età adulta, attivando sempre la capacità di elaborare nuove informazioni.

Altresì, studi degli psicologi Pam Mueller e Daniel Oppenheimer hanno dimostrato che gli studenti imparano meglio quando prendono appunti a mano e in corsivo. E ciò permette di elaborare i contenuti e riformularli. Ciò ad una migliore comprensione e codifica in memoria.

https://www.periodicodaily.com/grafologia-e-psicologia/