Scrittore australiano incriminato per spionaggio a Pechino

“Lo scrittore australiano incriminato è detenuto a Yang Hengjun. E’ accusato di spionaggio. Il suo caso è attualmente esaminato da un tribunale di Pechino”, ha detto lunedì il portavoce del ministero degli esteri cinese.

Scrittore australiano incriminato

Il blogger 55enne australiano è stato arrestato dalle autorità cinesi all’aeroporto di Guangzhou dopo essere arrivato da New York. È stato rinchiuso in un carcere di massima sicurezza di Pechino. Lo scrittore australiano non ha avuto nessuna possibilità di comunicare con la famiglia: da quel momento si è presunto che fosse torturato dalla polizia cinese. Come sappiamo, i cinesi con chi ritengono spie non sono molto teneri, anzi la tortura diventa il oro modus operandi più amato. La moglie comunque rimane in Cina e l’unico modo che ha per conoscere notizie su marito è tramite l’avvocato.

I cinesi nascondono e torturano

In una conferenza stampa, il portavoce del ministero degli esteri Zhao Lijian ha detto le solite bugie di regime. “Yang è stato incriminato con l’accusa di spionaggio il 7 ottobre, e le autorità cinesi stanno proteggendo pienamente i suoi diritti. La Seconda Corte Intermedia del Popolo di Pechino ha presentato e accettato il caso secondo la legge”. La prima udienza è attualmente in corso. Quello che più preoccupa l’avvocato è il riconoscimento dell’accusa di spionaggio. In quel caso si potrebbe passare da carcere alla condanna a morte.

Lo scrittore australiano incriminato manda un messaggio alla famiglia

In un messaggio alla sua famiglia Yang ha detto: “sono innocente e non confesserò mai qualcosa che non ho fatto. In qualsiasi caso combatterò per la mia innocenza, a rischio di una condanna a morte, vi amo”.

Cittadino canadese condannato a morte in Cina

Sappiamo di cosa sono capaci le autorità cinesi! Circa un mese fa scrivemmo di cittadini canadesi messi a morte per possesso di narcotici. Il fatto è vero che costituisce reato ma il mondo dovrebbe farsi sentire, dovrebbe fare di tutto affinché in Cina i diritti umani vengano almeno tenuti in considerazione. Noi del Periodico daily lo gridiamo forte e chiaro!