venerdì, Aprile 19, 2024

Scoprire il Marocco e la sua autentica tradizione popolare

Lisa è una vera appassionata del Marocco. Quando lo ha visitato per la prima volta, circa dieci anni fa, ha subito capito che quella sarebbe stata la sua meta preferita. Ha compreso di amare le contraddizioni di una terra rigida ma allo stesso tempo sfrontata.

Il Marocco l’ha stregata e l’ha rapita con i suoi magici colori. Ha attraversato tutto lo stato per conoscere ogni città e si è appassionata ai racconti berberi, rivelati sotto un cielo di stelle nel deserto del Sahara.

Ogni anno, complice la vicinanza e le rotte aeree convenienti, ci ritorna cinque o sei volte riportando storie di persone e di paesaggi.

Io l’ho conosciuta su Facebook quando ancora si divertiva a organizzare gli itinerari agli amici. Dato che non ero mai stata in Marocco si è offerta di accompagnarmi. Siamo state a Fes e poi siamo scese lungo la linea dei monti dell’Atlante fino ad arrivare Merzouga nel deserto del Sahara.

Dopo aver trascorso una notte ad ascoltare le note vivaci dei berberi, siamo risalite lungo un viaggio alla scoperta del Marocco più autentico. Ricordo ancora come mi meravigliavo di certe usanze che a me apparivano bizzarre e come, invece, diventassero comprensibili dopo una sua spiegazione.

Con il tempo i suoi post su Facebook erano sempre più visualizzati da persone che, come me, cercavano un viaggio all’insegna dell’autenticità. Quest’anno dopo aver aiutato molte persone a conoscere il territorio, ha deciso di aprire un’agenzia assieme a un ragazzo del posto.

In poco tempo ha dovuto acquistare una nuova agenda per organizzare tutti i viaggi che le venivano richiesti. Grazie al passaparola, alla sua simpatia e gentilezza è riuscita a conquistare l’interesse di molti viaggiatori.

I tour che organizza variano dai classici che toccano le principali località come le città imperiali, ai tour nel deserto fino ad arrivare ai più avventurosi nelle terre abitate dai nomadi e dai branchi di cammelli che vivono allo stato brado.

Le guide sono esclusivamente del luogo perché ciò che più le preme è aiutare gli abitanti come loro hanno fatto con lei. Grazie a questo l’esperienza di viaggio è vissuta a 360 gradi.

Anche le strutture scelte sono riad tipici o kasbah dove il cibo servito nel metodo tradizionale permette di assaggiare i prodotti tipici del territorio.

Una grande attenzione è posta anche all’artigianato dove intere famiglie berbere vivono con i pochi soldi che riescono a racimolare dai turisti di passaggio. Non si tratta di prodotti scadenti ma oggetti costruiti con grande maestria e trasmesso da generazione in generazione.

La lavorazione della ceramica, la tessitura, la raccolta dell’argan, dell’argilla rhassoul, eccetera, richiede fatica e lavoro duro. Questo è l’insegnamento che Lisa vuole trasmettere a chi viaggia con lei. Nulla è scontato, niente è regalato.

Il fiero popolo marocchino, anche se agli occhi dell’occidentale sta diventando sempre più alieno a causa della mercificazione mediatica, rimane custode di tradizioni millenarie straordinarie, pertanto dovrebbe essere valorizzato.

Andare in Marocco con Lisa è conoscere le infinite sfaccettature che nasconde il luogo e solo a chi sa aprire la mente e il cuore vengono rivelate. Pensi di essere fra questi?

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