Se tutto va secondo i piani, il lander Hakuto-R Mission 1 di ispace inizierà la sua discesa verso la superficie lunare intorno alle 1540 GMT. Rallenterà la sua orbita a circa 100 chilometri sopra la Luna, quindi regolerà la sua velocità e la sua altitudine per effettuare un “atterraggio morbido” circa un’ora dopo.
Scatto sulla Luna: i precedenti e la nuova avventura
Il successo è tutt’altro che garantito. Nell’aprile 2019, l’organizzazione israeliana SpaceIL ha visto il proprio lander schiantarsi sulla superficie della Luna. ispace ha annunciato tre siti di atterraggio alternativi e potrebbe spostare la data di discesa lunare al 26 aprile, al 1° maggio o al 3 maggio, a seconda delle condizioni. “Quello che abbiamo realizzato finora è già un grande risultato e stiamo già applicando le lezioni apprese da questo volo alle nostre missioni future”, ha dichiarato all’inizio del mese il fondatore e CEO di ispace Takeshi Hakamada. “Il palcoscenico è pronto. Non vedo l’ora di assistere a questa giornata storica, che segna l’inizio di una nuova era di missioni lunari commerciali”.
Il Lander giapponese
Il lander, alto poco più di due metri e pesante 340 chilogrammi, è in orbita lunare dal mese scorso. È stato lanciato dalla Terra a dicembre su uno dei razzi Falcon 9 di SpaceX dopo diversi ritardi. Finora solo Stati Uniti, Russia e Cina sono riusciti a portare un robot sulla superficie lunare, tutti attraverso programmi sponsorizzati dai governi. Tuttavia, l’anno scorso il Giappone e gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero collaborato a un piano per portare un astronauta giapponese sulla Luna entro la fine del decennio. Il lander trasporta diversi rover lunari, tra cui un modello giapponese in miniatura di soli otto centimetri, sviluppato congiuntamente dall’agenzia spaziale giapponese e dal produttore di giocattoli Takara Tomy. La missione è seguita con attenzione anche dagli Emirati Arabi Uniti, il cui rover Rashid è a bordo del lander come parte del programma spaziale in espansione della nazione. Il Paese del Golfo è un nuovo arrivato nella corsa allo spazio, ma ha inviato una sonda nell’orbita di Marte nel 2021. Se il rover atterrerà con successo, sarà la prima missione lunare del mondo arabo.
Il progetto Hakuto
Hakuto in giapponese significa “coniglio bianco” e fa riferimento al folklore giapponese secondo cui un coniglio bianco vive sulla Luna. Il progetto era uno dei cinque finalisti del concorso Lunar X Prize di Google per far atterrare un rover sulla Luna entro la scadenza del 2018, che è passata senza un vincitore. Con appena 200 dipendenti, ispace ha dichiarato di “voler estendere la sfera della vita umana nello spazio e creare un mondo sostenibile fornendo servizi di trasporto ad alta frequenza e a basso costo sulla Luna”. Hakamada ha definito la missione come “la base per liberare il potenziale della Luna e trasformarla in un sistema economico solido e vibrante”. L’azienda ritiene che la Luna potrà ospitare una popolazione di 1.000 persone entro il 2040, con 10.000 persone in più che la visiteranno ogni anno. L’azienda ha in programma una seconda missione, prevista per l’anno prossimo, che prevede un atterraggio sulla Luna e l’invio di un proprio rover.
