E’ scattato il caro benzina: 1 centesimo in più al litro che porterà un aumento di circa 4 euro per la benzina e 5,5 euro su un pieno di gasolio. Ad influire sul rincaro della benzina si aggiungono anche le tasse.
Alla vigilia del tanto atteso ponte di Pasqua che collega il 25 aprile al 1 maggio, è scattato anche il caro benzina. Due settimane di ferie che fruttano quasi 390 milioni di euro per il pieno in auto.
Apparentemente il caro benzina conta solo un centesimo al litro, ma la faccenda cambia se si iniziano a fare i conti a lungo termine.
Secondo le stime redatte dal Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) infatti, si spenderanno un totale di 110 milioni di euro in più. Infatti, per un pieno di benzina i rincari saranno di 4 euro, mentre per il gasolio si toccheranno i 5,5 euro.
A confermare la situazione parlano i dati di Uecoop (Unione europea delle cooperative) riportati da Tgcom24 : “un rifornimento self service oggi costa 1,611 euro al litro per la benzina e 1,503 euro al litro per il diesel, ma ovviamente si tratta di valori medi”.
Secondo un’analisi di Quotidiano Energia “negli ultimi 20 anni i prezzi della benzina sono cresciuti del 75,9%, nello specifico il diesel ha registrato un +47,7% e il Gpl +49,9%”.
Ad influire sull’aumento del prezzo ci sono le tasse
Un ulteriore peso sulle tasche degli italiani sono le tasse che nell’ultimo anno hanno inciso per il 63% sul prezzo al dettaglio della benzina mentre per il gasolio del 59,5%. “La spesa per i carburanti ha pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e delle imprese, in un’Italia che è nella top ten mondiale per il carburante più costoso.” Conclude Uecoop.
Insomma, lo Stato si intascherà oltre 48 euro sul diesel e più di 55 sulla benzina, fra accise e Iva ogni qualvolta un automobilista si fermerà per fare un pieno.