L’8 marzo si avvicina. Una data che ha acquisito un valore diverso col tempo. Nata, però, per ricordare tutte le conquiste sociali delle donne. Oltre a quelle economiche e politiche. Per non parlare, poi, delle discriminazioni. Tutt’ora presenti in molti Paesi del mondo. Insieme agli atti di violenza. Perpetuati contro il genere femminile. Ancora oggi, molte donne sono prive dei diritti fondamentali. Ci sono, però, donne che non si arrendono. Riuscendo a realizzare comunque i loro sogni. E tra di loro vi è Sara Barackzay.
Chi è Sara Barackzay?
Sara Barackzay è la prima disegnatrice afghana. Più nello specifico, la si può definire un’animatrice. Barackzay si occupa, dunque, dell’animazione dei disegni. Per farlo, però, ha dovuto lasciare l’Afghanistan. Schiacciato dal regime dei Talebani. Alla fine della scuola, Barackzay ha fatto il test d’ingresso all’università in Turchia. Riuscendo a convincere i propri genitori una volta ottenuta la borsa di studio. Negli ultimi anni, Barackzay è, però, tornata in Afghanistan. Animata dal desiderio di aprire una propria scuola. Specializzata proprio nell’animazione.
Le donne impressioniste: pioniere del futuro
Tra guerra, pace e diritti delle donne
Questi sono i temi principali dei disegni di Sara Barackzay. “Le donne afghane lottano duramente per realizzare i propri sogni“. Ha affermato Barackzay in un’intervista per The Guardian. “Questo è uno dei messaggi che voglio trasmettere con i miei disegni“. Ha continuato la disegnatrice. L’altro obiettivo riguarda la sua terra natia. L’Afghanistan. Barakzai vorrebbe, infatti, cambiare l’idea che si ha del suo Paese. “L’Afghanistan è pieno di persone gentili, ottimo cibo e cultura millenaria“. Ha affermato Barackzay sempre nella stessa intervista. Anche il tema della guerra è uno dei principali. Barackzay l’ha, infatti, vissuta sulla sua pelle. Inoltre, i ricordi dell’infanzia rovano spazio nei suoi disegni. Ricordi legati agli animali della sua famiglia.
“Generation Positive“
Nel 2018, Sara Barackzay ha dato inizio al progetto “Generation Positive“. E altro non è che un corso di animazione. Aperto anche e soprattutto alle ragazze. Suo desiderio è condividere le proprie conoscenze con gli altri. In Afghanistan, infatti, l’animazione non è molto considerata. Eppure “Quando sono tornata a Herat, ho trovato altre persone interessate all’animazione“. E ciò che ha raccontato Sara Barackzay per Salaam Times. Da allora, centinaia di ragazze hanno imparato le basi del disegno. Oltre che dell’animazione. Questo progetto ha incontrato, però, alcuni oppositori. “Sono stata minacciata per quel che faccio“. Ha spiegato Barackzay su The Guardian. Tuttavia, ciò non l’ha fermata.
Sara Barackzay: cosa si aspetta per il futuro?
Sara Barackzay continua a sognare. Proprio come ha fatto fin da piccola. “Ho sempre sognato in grande” ha raccontato Barackzay. Sempre nell’intervista per The Guardian. Lottare per essi non è stato così semplice, però. Soprattutto in un Paese come l’Afghanistan. Dove le donne devono affrontare Barackzay non ha intenzione di arrendersi, però. Le piacerebbe, un giorno, fondare un’università. Così come di lavorare per Pixar o Disney. Altro suo desiderio è quello di rendere più semplice il futuro delle ragazze in Afghanistan. Ed è quello che Barackzay ha già iniziato a fare. Scegliendo di seguire i propri sogni. Di condividere le proprie conoscenze con le altre ragazze. Di dare vita a un progetto come “Generation Positive“. Sara Barackzay è una donna coraggiosa. Un esempio a cui guardare.