Diversi statunitensi, perlopiù facenti parte dell’esercito, sono oggetto di sanzioni iraniane. Teheran ha fatto sapere di aver preso tale decisione per il diretto coinvolgimento degli USA nell’assassinio del generale Qassem Soleimani, avvenuto il 3 gennaio 2020 durante un attacco con droni ordinato da Trump.
Perché degli statunitensi sono oggetto di sanzioni iraniane?
L’Iran ha imposto delle sanzioni a dozzine di cittadini statunitensi, molti dei quali fanno parte dell’esercito, per l’assassinio del generale Qassem Soleimani. Quest’ultimo è rimasto ucciso in Iraq nel gennaio 2020, nel corso di un attacco con droni ordinato dall’allora presidente Trump. Secondo il ministero degli Esteri iraniano, 51 americani sono coinvolti in quello che Teheran definisce “terrorismo”, nonché “violazione dei diritti umani”. La mossa consente alle autorità della repubblica islamica di sequestrare tutti i beni che questi cittadini detengono in Iran. Tuttavia, l’apparente assenza effettiva di beni fa pensare ad un gesto puramente simbolico. In un comunicato, Teheran ha comunicato che i 51 statunitensi sono stati sanzionati “per il loro ruolo nel crimine terroristico da parte degli Stati Uniti contro il martire generale Qassem Soleimani e compagni per la promozione del terrorismo e delle violazioni dei diritti umani fondamentali”.
Teheran aveva preso una decisione simile con Trump
Tra coloro che sono oggetti di sanzioni iraniane vi è anche il generale americano Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, e l’ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Robert O’Brien. La mossa di Teheran è analoga ad una simile annunciata un anno fa. All’epoca dei fatti, l’Iran aveva imposto una serie di sanzioni a Trump e ad altri alti funzionari statunitensi. Anche in quel caso si faceva riferimento ad atti “terroristici e anti-diritti umani”. Ebrahim Raisi, il presidente iraniano, ha affermato nel corso del secondo anniversario dell’assassinio di Soleimani che Trump dovrà affrontare un processo per l’omicidio del generale, oppure Teheran di vendicherà.
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