Un giovane di 22 anni è stato arrestato a Sant’Antimo (Napoli) per lesioni aggravate nei confronti di un coetaneo: è accusato, in concorso con un altro ragazzo, di averlo picchiato e di avergli spaccato la mascella durante una discussione nata per una dose di stupefacente non pagata. L’aggressione nello scorso agosto davanti a un famoso bar della zona.
Un debito di venti euro. Era bastato questo per far scattare il feroce pestaggio ai danni di un ragazzo: una pioggia di calci e pugni che lo avevano mandato in ospedale con la mascella spaccata e prognosi di oltre 40 giorni. L’aggressione era avvenuta davanti a un noto bar di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, e, hanno ricostruito i carabinieri, tutto era nato per una dose di stupefacenti che la vittima avrebbe acquistato e non avrebbe pagato. A distanza di sette mesi le indagini sono sfociate nella misura cautelare che ha portato in carcere uno dei due presunti responsabili, mentre sull’identità dell’altro sono ancora in corso accertamenti.
In manette Franco Maggio, 22enne di Sant’Antimo, già noto alle forze dell’ordine, accusato di lesione personale aggravata. Il giovane è stato bloccato dai carabinieri della stazione locale, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che si sono occupati delle indagini per risalire al ragazzo. I militari erano intervenuti sul posto poco dopo l’aggressione, ma dei due responsabili non c’era traccia: si erano lasciati alle spalle la vittima ferita ed erano scappati. Accompagnato in ospedale, il 22enne era stato medicato e sottoposto agli accertamenti diagnostici; dalle radiografie era emerso che i colpi, diretti anche al viso, gli avevano rotto la mascella, procurandogli una frattura giudicata guaribile nel giro di quaranta giorni.
Ascoltando il ragazzo i carabinieri avevano fatto luce anche sul motivo di quell’aggressione: la vittima aveva acquistato una dose di stupefacente ma non l’aveva ancora pagata. Alla richiesta di denaro era nata una discussione, poi degenerata in litigio e quindi nel pestaggio. Ulteriori elementi sono arrivati dalle immagini della videosorveglianza e dal racconto di diversi testimoni che erano in quel momento nel bar. Il 22enne è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale.