sabato, Luglio 12, 2025

Šamšad Abdullaev: “Nel dittongo di un gatto”, la nuova raccolta poetica pubblicata da I Quaderni del Bardo Edizioni

“Nel dittongo di un gatto” è il titolo della nuova raccolta poetica di Šamšad Abdullaev, uno dei più importanti poeti uzbechi contemporanei, recentemente scomparso. A curare l’edizione italiana è Paolo Galvagni, per la collana I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. In copertina, un ritratto del poeta firmato da Jussuf Karajev.

Šamšad Abdullaev: voce lirica dell’Asia Centrale post-sovietica

Nato a Ferganà (Uzbekistan orientale) nel 1957, Šamšad Abdullaev è stato una figura di spicco della poesia russa post-sovietica in Asia Centrale. Ferganà, città di frontiera tra Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan, è al centro di una tradizione poetica unica, alimentata dalla convivenza culturale e linguistica di uzbechi, tartari, tagichi, ebrei e russi.

Nel cuore di questa realtà periferica eppure fertile, Abdullaev ha dato vita, nei primi anni ’90, alla cosiddetta “scuola poetica di Ferganà”, insieme ad autori come Kislov, Zakirov e Gutin. Le loro poesie, scritte in lingua russa, rompono gli schemi della poesia sovietica ufficiale con un linguaggio visivo, antistoricista e liricamente profondo.


“Nel dittongo di un gatto”: la nuova raccolta poetica in italiano

Con Nel dittongo di un gatto, Abdullaev torna in Italia grazie all’impegno di I Quaderni del Bardo Edizioni, che continuano a portare alla luce voci internazionali di grande valore. Questa raccolta evidenzia l’estetica raffinata del poeta uzbeco: un lirismo meditativo, privo di retorica, che restituisce visioni sospese tra realismo e astrazione, tra spiritualità orientale, postmodernismo russo e memoria sovietica.

Poesia e identità: il contributo di Abdullaev alla letteratura internazionale

Le opere di Šamšad Abdullaev hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Andrej Belyj e il Premio Znamja, e sono state tradotte in più lingue, tra cui francese, tedesco, italiano e finlandese. I suoi testi sono apparsi su riviste di prestigio come Znamja, Volga, Poezija i Kritika, Mitin Žurnal e Černovik (New York).

Il suo stile si distingue per una scrittura non narrativa, ma contemplativa, capace di trasformare la realtà quotidiana in esperienza poetica, dove anche un gesto felino diventa preghiera: “Il gatto fa amen, come uno sciita che prega con una sola mano”.


Una poesia che attraversa culture, geografie e tempi

Šamšad Abdullaev rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente, tra poesia russa e sensibilità asiatica, tra passato sovietico e identità postmoderna. Con “Nel dittongo di un gatto”, il lettore italiano può scoprire una voce profonda e originale, che ha saputo raccontare l’anima di una terra remota con parole che restano impresse, come “versi non come equilibrismo letterario, ma come metodo per conoscere la vita”.


Dove acquistare il libro

“Nel dittongo di un gatto” di Šamšad Abdullaev è disponibile nelle migliori librerie e negli store online. Pubblicato da I Quaderni del Bardo Edizioni, il volume è un’occasione imperdibile per conoscere da vicino uno dei più intensi poeti dell’Asia centrale contemporanea.

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Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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