Salvatore Cherubini e il taccuino della spedizione in Egitto

I quaderni sono una fonte di informazioni sulla missione di studio sui monumenti e i geroglifici nella terra dei Faraoni

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Salvatore Cherubini
Ritratto di Jean François Champollion in Egitto

Il Museo Champollion a Vif nel Dipartimento di Isère ha di recente acquistato tre quaderni di schizzi di Salvatore Cherubini. Un reportage disegnato della spedizione scientifica del 1828-1829 in Egitto per recuperare documenti sull’epoca dei Faraoni e i geroglifici. Un oggetto che arricchisce la collezione del centro culturale.


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Che ruolo aveva Salvatore Cherubini nella spedizione franco-toscana in Egitto?

Il figlio del compositore Luigi che ha scritto la Messa solenne in fa maggiore in tre parti, si occupava di riprodurre documenti e testi su pietra. Ha partecipato alla missione con lo studioso Jean François Champollion che si occupava di decifrare la scrittura egiziana. C’era anche Ippolito Rossellini, interessato quanto il francese a capire il significato i segni. Gli altri componenti della spedizione erano: gli Architetti Antoine Bibent, Gaetano Rossellini, lo Storico e Archeologo Charles Lenormant. Erano presenti anche: i Disegnatori Nestor L’Hote, Alexandre Duchesne, Albert-Henry Bertin e Pierre Francois Lehoux, Salvatore Cherubini. Poi il Medico Alessandro Ricci, il Naturalista Giuseppe Raddi e l’assistente Gaetano Galastri.

La spedizione franco-toscana

Il viaggio di ricerca si è svolto in un anno con arrivo a Alessandria d’Egitto e trasferimento al Cairo. A Beni Hasan gli studiosi si sono soffermati sulle tombe rupestri dei Governatori locali, Amenhemat e Khnumhotep. Circa 400 disegni riproducono gli edifici e le testimonianze della civiltà faraonica. Il gruppo si è quindi spostato a Tell el Amarna, Assiut, Akhmin, Dendera, Tebe dove ha indagato la sepoltura di Ramesse IV e il monumento di Medinet Habu. Ha raggiunto anche Karnak, Assuan e le isole elefantine e File, poi hanno visitato il tempio di Abu Simbel. L’équipe scientifica è andato anche Wadi Halfa e i templi nubiani e si è occupato della comprensione dell’Obelisco di Luxor.

Il taccuino di Salvatore Cherubini

Il Museo Champollion ha acquistato a una prelazione eccezionale i tre quaderni al prezzo di 24.000 €. Raccolgono 148 disegni e schizzi con date e luoghi, paesaggi, siti notevoli, templi, vedute del Nilo. Interessanti anche le scene di vita quotidiana vissute durante la spedizione scientifica. Tra le opere degne di nota c’è il ritratto di Jean François Champollion in tenuta orientale, l’unica raffigurazione dello studioso realizzata in Egitto. Cherubini ha riprodotto pure le persone che incontravano negli scavi e spostamenti e i componenti del gruppo di ricercatori. Il book è in esposizione insieme a altri materiali del decifratore dei geroglifici.