Situazione sempre più ribollente nel Sahara Occidentale. Rabat ha inviato truppe al confine con la Mauritania, sito a Guerguerat, per porre fine alle provocazioni del Fronte di Indipendenza del Polisario. Il Marocco esercita un diritto di sovranità con la regione e ha un accordo di cessate il fuoco dal 1991. I recenti mutamenti militari si devono ad un blocco della via commerciale che collega Marocco e Mauritania, dopo che numerosi camion hanno superato i confini e sono entrati in combutta con gli saharawi. Tali mosse hanno permesso al Fronte Polisario di tornare alla ribalta minacciando nuove strategie militari e l’eliminazione degli accordi di pace.
Mohamed Salem Ould Salek, capo della diplomazia saharawi, ha avvertito che “l’ingresso di qualsiasi entità militare, di sicurezza o civile marocchina” nella zona cuscinetto di Guerguerat “sarà considerata come una flagrante aggressione a cui la parte saharawi risponderà vigorosamente per autodifesa e per difendere la propria sovranità nazionale”.
Da dove nasce il più grave conflitto del Sahara Occidentale?
Il conflitto nasce dalla pretesa del Marocco di ottenere sempre più controllo sugli Saharawi, popolazione che nel 1976 proclamò la Repubblica Araba Democratica dei Saharawi. Il Fronte Polisario, movimento politico/militare, è sostenuto dall’Algeria ed ha combattuto una lunga guerra per l’indipendenza dal 1975 al 1991. Il popolo del Sahara Occidentale chiede un referendum per svincolarsi dal Marocco e diventare uno stato sovrano. Le due parti hanno firmato un cessate il fuoco nel settembre 1991 sotto l’egida dell’ONU dopo 16 anni di guerra. Ma il referendum programmato è stato più volte rinviato a causa di una disputa tra Rabat e il Polisario sulla composizione dell’elettorato e sullo status del territorio. Nel 2003 James Baker, inviato ONU, propose un piano diviso in due fasi per il referendum. Il piano però si rivelò fallimento per la non accodiscendenza del Marocco.
Marocco – Almeno sette morti e di feriti nell’alluvione nel sud del…
