Saddam Hussein, tredici anni fa la morte per impiccagione

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Tredici anni fa Saddam Hussein moriva per impiccagione

Era il 30 dicembre 2006 quando Saddam Hussein, l’ex dittatore iracheno, moriva a Bagdad per impiccagione. «È morto rapidamente, col viso scoperto, la testa alta, la dignità e il coraggio. – Scriveva La Repubblica, tredici anni fa. E poi continuava: -Chi c’era, però, ha raccontato che aveva negli occhi la paura per quel che stava accadendo».

Erano le 4.00 in Italia quando la storia di Saddam Hussein arrivava alla sua conclusione. Insieme a lui, anche il fratellastro Barzan Hassan Ibrahi al Tikriti, ex capo dei servizi segreti, e Awad Hamed al Bandar, ex giudice capo della Corte rivoluzionaria.

A rifiutare il cappuccio nero è stato lo stesso dittatore, accompagnato al patibolo da quattro uomini coperti. La scena al tempo andò in onda sulla tv di Stato irachena, che interruppe la diretta nel momento in cui gli venne infilato il cappio al collo a Saddam Hussein. Le ultime parole le ha rivolte poi al suo popolo: «Vi metto in guardia. Non date loro fiducia, questa gente è pericolosa», ha denunciato rivolgendosi alla “coalizione iraniana”.

In tutto l’esecuzione è durata mezz’ora e si è tenuta proprio all’interno di uno dei centri usati dal deposto regime per torturare i dissidenti.

IL DOMINIO IRACHENO DI SADDAM HUSSEIN

La dittatura di Saddam Hussein è durata per ben 24 anni vedendolo presidente dal 1979 al 2003. Tre anni prima della sua morte, venne catturato dagli americani in un’invasione che costò la vita a circa 3 mila soldati americani. In più di due decenni di mandato, il suo potere ha visto otto anni di guerra contro l’Iran, iniziata nel 1980, con la morte di circa 200mila persone. A questi si sono aggiunti poi circa 5mila curdi morti dopo un attacco chimico alla città di Halabaja.

Nell’agosto del 1990 le truppe irachene, sotto la guida di Saddam Hussein, oltrepassarono il confine con il Kuwait dando inizio alla prima Guerra del Golfo. Lo scontro passò alla storia come il primo conflitto in diretta Tv. Dopo una riunione con i capi dell’esercito, Bush decise di intervenire militarmente.

Era il 2000 quando il neoeletto presidente americano George W. Bush aumenta la pressione contro il dittatore che sfocerà nella guerra contro l’Iraq iniziata il 20 marzo 2003. Bisognerà però aspettare il 19 ottobre 2005 per vedere l’inizio del processo contro Saddam, accusato di crimini contro l’umanità per l’uccisione di 148 sciiti a Duijal nel 1982. Di fronte a questa accusa Hussein si dichiarerà sempre “non colpevole” sottolineando la legalità della procedura. Il 5 novembre 2006 infine, arriva la condanna a morte per impiccagione dal tribunale di Baghdad.

IL POST SADDAM

Dopo aver tolto Saddam Hussein dal potere però, le cose non andarono come ci si sarebbe aspettato. Gli Stati Uniti avevano vietato il partito Baath che per tanto tempo aveva tenuto il potere, creando un vuoto politico che ha portato al governo gli sciiti, influenzati dall’Iran, culla dello sciismo. In questo modo si sono allontanati ancora di più dall’ombra americana. Le vendette dei sciiti poi, non hanno fatto altro che alimentare il rancore dei sunniti presenti sul territorio iracheno, portando alla nascita di gruppi come l’Isis. Senza contare poi il vuoto di sicurezza lasciato dal ritiro delle truppe americane.