Quando si parla di Saab, è inevitabile pensare ad alcune automobili che hanno avuto una certa popolarità fra gli Anni ’70-’80. L’azienda è stata acquistata da General Motors nel 2000 ma, nonostante ciò, non è più riuscita a rinverdire i fasti del passato. E così, inevitabilmente, nel 2011 la Saab Automobile ha chiuso i battenti. La società però è ancora attiva e si occupa di altri settori nei quali è ampiamente presente. Scopriamo quali sono.
Quando è nata la Saab?
Le origini della Saab risalgono al 1937 quando, a Trollhättan, fu fondata una nuova azienda produttrice di aerei per la Swedish Air Force. Il nome completo era Svenska Aeroplan Aktiebolaget. Dopo qualche anno, la sede venne trasferita nella città universitaria svedese di Linköping, dove ancora oggi opera maggiormente. Proprio nel nuovo quartier generale, a partire dal 1945, si cominciò a lavorare ad un nuovo progetto che puntava sulle automobili.
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Il Progetto 92 e l’introduzione della Saab Automobile
L’azienda svedese cominciò così a sviluppare il Progetto 92, ovvero quello che avrebbe dato i natali alla Saab Automobile. Le prime vetture furono realizzate usufruendo dell’esperienza accumulata nella costruzione di aeroplani. Ad esempio, gli ingegneri aeronautici pensarono di sfruttare al meglio le loro conoscenze di aerodinamica per garantire ai veicoli un’accelerazione migliore rispetto a quella delle auto tedesche. Nel 1947 a Linköping ci fu la presentazione della prima automobile della Saab. Tuttavia, il debutto sul mercato avvenne nel 1949, quando iniziarono a circolare i primi, iconici modelli dal colore verde bottiglia.
La chiusura di Saab Automobile nel 2011
Mentre produceva automobili, la Saab continuò anche ad operare nel settore della difesa e della sicurezza con sviluppi costanti e significativi. Invece, sul fronte dell’automotive, col tempo le cose andarono in maniera differente. Nel 1989 con la fine della fusione Scania-Vabis, il 50% delle azioni di Saab Automobile passò a General Motors, che poi a partire dal 2022 ottenne il pieno controllo della società svedese. Si pensò che questo potesse essere il momento del rilancio, ma non fu così. Infatti, quando nel 2008 il colosso americano dovette affrontare un periodo di crisi, questa si abbatté anche sulla filiale scandinava. Ci fu un altro passaggio di proprietà al costruttore olandese di automobili Spyker, ma ciò non basto a fermare il declino della Saab. E così nel dicembre del 2011 fu presentata istanza di fallimento.
La Saab oggi
La fine della produzione di automobili non ha comportato la chiusura definitiva dell’azienda. Infatti la Saab ad oggi è ancora operante e si occupa del comparto della difesa e della sicurezza. I suoi prodotti riguardano la sicurezza aerea, terrestre e navale, ed anche l’aviazione civile. La società ha circa 16.500 dipendenti e ha delle vendite annue che toccano i 31 miliardi di corone svedesi (quasi 3.38 miliardi di dollari americani). Dunque, se è vero che la sezione dedicata alle autovetture è andata incontro ad un triste destino, la stessa cosa non si può dire per l’azienda che, invece, è uno dei punti di riferimento attuali per la difesa e sicurezza.