Jaxa, l’agenzia spaziale giapponese, ha pubblicato un tweet nel quale annuncia l’arrivo dei campioni prelevati dall’asteroide Ryugu. Lo scorso 5 dicembre la capsula che contiene i campioni di polvere è atterrata in Australia con la sonda Hayabusa-2. La sonda, lanciata il 3 dicembre 2014, aveva raggiunto l’asteroide nel 2018, sganciando una coppia di piccoli rover. Le operazioni di campionamento e l’osservazione sono durate un anno e mezzo.
Cos’è Ryugu?
Ryugu è un asteroide scoperto nel 1999. Fa parte di un gruppo di asteroidi chiamati “Apollo”, la cui orbita è vicina a quella terrestre. Questo li rende accessibili per le sonde. Il nome richiama il palazzo Ryūgū-jō, che la mitologia giapponese indica come la tana del dio drago del mare. Ed il palazzo nasconde un tesoro, un po’ come la polvere di Ryugu potrebbe nascondere preziosi segreti che la scienza è in attesa di scoprire. Gli addetti ai lavori hanno aperto il contenitore che contiene i campioni. L’hanno fotografato ed hanno diffuso le immagini su Twitter.
La polvere raccolta da Hayabusa-2
Gli addetti ai lavori analizzeranno i granelli raccolti. L’obiettivo è carpire informazioni sulla composizione chimica e mineralogica. Gli scienziati sperano che emergano dati utili per la ricerca di vita extraterrestre e per meglio comprendere l’evoluzione del Sistema Solare. Si tratta solo di analisi preliminari, che dureranno un anno circa. Un team di cento scienziati sarà presto al lavoro per scoprire i segreti dell’Universo. Gli scienziati confronteranno il materiale raccolto dalla sonda con i dati spettrometrici che la stessa ha inviato all’agenzia spaziale durante la permanenza sull’asteroide.
La capsula conteneva anche gas
Il gas analizzato ha una composizione differente da quello che l’atmosfera terrestre contiene. Si tratta del primo campione mai riportato sulla Terra in tutta la storia dell’esplorazione spaziale. L’agenzia spaziale giapponese ha raggiunto un nuovo traguardo della corsa allo spazio.
