martedì, Aprile 16, 2024

Russia-Ucraina: una nuova escalation in corso

I paesi occidentali sono sempre più preoccupati per le crescenti tensioni Russia-Ucraina. Negli ultimi gironi Mosca ha rafforzato la sua presenza militare al confine ucraino e nella penisola di Crimea. Il presidente americano Joe Biden ha espresso tutto il suo sostegno a Kiev affermando che Washington sostiene la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina di fronte all’aggressione della Russia nel Donbas e in Crimea. Ora si teme ad una escalation che potrebbe portare ad una nuova guerra tra Russia e Ucraina.  

Russia-Ucraina: cos’è successo?

Il conflitto nell’Ucraina orientale è iniziato nel 2014 in seguito alla rivoluzione Maidan filoeuropea dell’Ucraina e all’annessione della Crimea da parte della Russia. Da allora, Kiev e Mosca si accusano a vicenda di aver innescato l’escalation del conflitto, che ha causato circa 14 mila vittime. Nonostante un cessate il fuoco mediato dall’UE, noto come protocollo di Minsk ed entrato in vigore nel 2015, da allora si sono verificate ripetute escalation nel conflitto. I colloqui di pace sono stati in gran parte bloccati negli ultimi sei anni. L’OSCE continua a segnalare dozzine, se non centinaia, di violazioni del cessate il fuoco ogni giorno. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskij ha dichiarato che 20 militari ucraini sono stati uccisi finora nel 2021.

Russia-Ucraina: una nuova escalation in vista?

Negli ultimi giorni le tensioni Russia-Ucraina sono cresciute. Mosca ha deciso di rafforzare la sua presenza militare nel Donbas e in Crimea. Il presidente ucraino ha dichiarato che la Russia cerca di creare un ambiente minaccioso con esercitazioni militari e possibili provocazioni al confine.  Dal canto suo Mosca, attraverso il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, ha ribattuto che la Russia può spostare le sue forze armate sul territorio come meglio crede. L’Ucraina ha affermato che ha chiesto aiuto alla NATO per pattugliamenti aerei congiunti. Mosca ha quindi messo in guardia la NATO dall’invio di truppe in aiuto dell’Ucraina.  Questa nuova escalation sta preoccupando i paesi occidentali, con il presidente americano Joe Biden che esprime tutto il suo sostegno a Kiev.

La Russia, che negli ultimi tempi ha visto accrescere le tensioni con gli USA, ha risposto agli avvertimenti di Washington e NATO con toni duri. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha avvertito che un’altra escalation nel Donbas distruggerebbe l’Ucraina. Kiev ha ribattuto a Mosca affermando che l’unica via d’uscita è la diplomazia. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato: “L’attuale escalation della Russia è sistemica. La più grande degli ultimi anni. L’unica via d’uscita è la diplomazia”. Il presidente Zelenskiy invece ha dichiarato: “Mostrare i muscoli sotto forma di esercitazioni militari e possibili provocazioni lungo il confine sono giochi tradizionali russi”.

Cosa potrebbe succedere?

Gli analisti sono divisi su cosa significhino i movimenti delle truppe russe e sulla minaccia che potrebbero rappresentare per una possibile recrudescenza del conflitto. Alcuni credono che il Cremlino stia mostrando i muscoli nel tentativo di rinvigorire i colloqui di pace, spingere l’Ucraina verso una soluzione più favorevole e per testare l’impegno della nuova amministrazione statunitense a Kiev. Altri temono che le nuove truppe russe al confine possano essere un preludio a un nuovo ciclo di aggressione russa.

Michael Kofman, analista di ricerca senior della CNA ed esperto dell’esercito russo, ha affermato che il primo scenario è più probabile, osservando che è improbabile che gli attuali livelli di truppe siano sufficienti per una seria escalation militare per conto della Russia. L’esperto militare russo, James Sherr, senior fellow presso il Centro internazionale per la difesa e la sicurezza con sede a Tallinn, che ha consigliato i governi occidentali sulle capacità militari della Russia, ha scritto di vedere “un’escalation localizzata, drammatica e devastante, che porta al dispiegamento delle forze di pace russe sull’attuale linea di demarcazione, probabilmente l’opzione più realistica”.


Leggi anche: Crisi Ucraina-Russia: Biden esprime sostegno a Kiev

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