L’inaspettato annuncio della rimozione anticipata della maggior parte delle restrizioni contro il coronavirus nella città di Mosca sarebbe stato indotto dalle richieste dell’amministrazione presidenziale russa. Il Cremlino si aspetta che l’ottimismo indotto dalla ripresa della vita ordinaria possa influire positivamente sul voto popolare del primo luglio, in cui si sceglierà il destino del nuovo testo costituzionale.
È quanto sostenuto dai giornalisti di “Okrytie Media” (Open Media), citando proprie fonti nel municipio della capitale. In precedenza, tuttavia, il portavoce presidenziale russo, Dmitrij Peskov, ha replicato alle richieste di commento in merito, affermando che il controllo della situazione epidemiologica resta prerogativa del sindaco di Mosca, Sergej Sobjanin.
Il servizio stampa del governo e del municipio non hanno risposto ufficialmente alle domande di “Open Media”, ma una fonte nel municipio, un interlocutore nell’amministrazione presidenziale e un funzionario nell’apparato di governo hanno riferito che fino alla mattinata di oggi le autorità di Mosca stavano ancora discutendo del 15 giugno come data della possibile revoca dei pass e del primo luglio per la ripresa della ristorazione. In seguito il sindaco ha annunciato le date del 9 e del 23 per la rimozione delle rispettive restrizioni.