La presenza della Russia nel Mar Rosso è interpretata da molti paesi come una ambizione che tende a crescere. Processo che al lungo andare può minacciare la libertà di navigazione per il trasporto marittimo influenzando i prezzi del petrolio. Il rapporto è redatto dalla Royal United Services Institute poco dopo all’incidente tra la Russia e il Regno Unito che ha coinvolto il cacciatorpediniere britannico HMS Defender.
Chi vede la Russia come minaccia nel Mar Rosso?
Secondo il rapporto del Royal United Services Institute, Mosca punta a ad esercitare una maggiore influenza sulla via marittima del Mar Rosso. Questo, costruendo porti navali e con accordi sulla vendita di armi. Inoltre, minacce non specificate nel rapporto possono gravemente bloccare la rotta marittima, parte della quale è il canale di Suez. L’interesse della Russia verso il Mar Rosso ha ricevuto poca attenzione. La Russia costruisce una base navale a Port Sudan che le darà influenza nel Mar Rosso, mettendo a rischio la sicurezza marittima dell’Oceano Indiano. Con la nuova base la Russia rafforza la sua presenza nel Mediterraneo orientale. Il rapporto chiude che la Russia rafforzerà il consolidamento autoritario e divenendo una minaccia a lungo termine alla libertà di navigazione dei paesi occidentali. Ma chi conosce gli ultimi avvenimenti nel Mar Nero durante le esercitazioni NATO denominate Summer Brezze riconosce in questo rapporto solo della becera propaganda antirussa.
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Che ci fa la Russia nel Mar Rosso?
Nel rapporto si intuisce la predisposizione alla propaganda antirussa. La presenza della marina russa nel Mar Rosso è regolata dal Diritto Internazionale. L’Egitto rafforza la cooperazione militare con la Russia contro l’espansione della Turchia nel Mediterraneo, come in Libia e Siria. I caccia russi in molte occasioni utilizzavano basi aeree egiziane contro l’ISIS in Libia. Inoltre, la presenza russa in Siria è regolata da accordi di mutuo soccorso con il governo siriano. Ha due basi in Siria, una navale e una aerea. Invece, la base in Port Sudan è regolamentata da accordi bilaterali per la cooperazione militare con la repubblica Sudan. Riguardo l’Oceano Indiano, la Russia in molte occasioni affrontava la pirateria rendendo le rotte molto sicure. Nel rapporto è incomprensibile il modo in cui la Russia è una minaccia. Nonostante ciò, la Russia cerca nuove vie per dare soluzioni a sanzioni economiche aggressive imposte d UE e USA.
La credibilità della Russia in forte aumento
In politica estera la Russia ha giocato benissimo le sue carte ottenendo maggiore credibilità. E’ riuscita a distruggere i piani degli Usa e di molti altri paesi Occidentali nel Mediterraneo. E’ una minaccia soltanto per l’espansione e gli interessi di altri, non di certo della Siria, del Sudan, del Egitto o addirittura Yemen. La presenza russa nel mediterraneo equilibra le forze in campo cercando la distensione e non il confronto. I paesi del Golfo Persico vedono la Russia come un nuovo possibile partner commerciale. Le esercitazioni navali tra Iran, Cina e Russia portano la NATO ad affrontare nuovi sfide per il prossimo futuro. Azioni che hanno impantanato la macchina bellica statunitense. Biden è prossimo a ritirare le truppe dalla Siria.