La Russia con una operazione militare coordinata con l’esercito Arabo Siriano conquista i giacimenti petroliferi e di gas siriani. Giacimenti, situati nel governatorato di Raqqa, nel nord-est della Siria. Conquista seguita anche da quella del giacimento del gas di Toueinane, nella campagna di Raqqa.
Perché la Russia conquista giacimenti siriani?
Dopo le sanzioni statunitensi dell’anno scorso la Siria si è trovata in una quasi totale crisi energetica. Perfino l’aiuto da parte dell’Iran non soddisfava il fabbisogno energetico delle industrie e del trasporto nelle aree controllate dal governo siriano. Attualmente, nelle zone controllate dalla Turchia e Usa è in atto una estrazione e trasporto di petrolio illegale. Le companie straniere estragono e trasportano petrolio senza aver stipulato contratti, quindi illegalmente. Queste azioni sono regolarmente denunciate all’ONU. Nove veicoli militari russi e quattro veicoli di trasporto truppe che trasportano membri della quinta divisione corazzata sono entrati nell’impianto petrolifero di al-Thawra. Altri sette veicoli militari russi e tre veicoli per il trasporto di truppe della quinta divisione corazzata sono arrivati al campo di gas di Touneinane. Ora dopo questa mossa la Siria avrà a disposizione fonti energetiche per portare avanti la ricostruzione del paese.
L’importanza strategica dei giacimenti siriani
Preccedentemente le forze aeree russe colpiscono questi carovan che trasportavano petrolio estratto illegalmente verso la Turchia con grande frequenza. Allo stesso tempo unità della guerrilia irachena prendevano di mira carovan statunitensi che trasportavano il petrolio estratto dalla Siria all’Iraq. Invece l’azione militare che porta a termine il reimpossesso di giacimenti di petrolio e gas è un forte segnale per i saccheggiatori. La Siria ha di nuovo a disposizione il giacimento di gas di Touneinane che produce circa 3 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno. Inoltre, 60 tonnellate di gas per uso domestico e duemila barili di gas condensato. Invece, il giacimento petrolifero di al-Thawra, che produce circa 2.000 barilli al giorno, è da subito operativo.
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