giovedì, Aprile 25, 2024

Russia avverte Turchia e Israele sul conflito in Siria

Con il trasferimento del nuovo lotto di caccia bombardieri nella sua base di Khmeimim in Siria la Russia avverte Turchia e Israele che le regole del conflitto siriano sono cambiate. Il trasferimento ha luogo il 19 febbraio, secondo la fonte del ministero della Difesa russo. Le azioni della Russia sono interpretate come un chiaro segnale che gli si da a Israele e Turchia.


Operazioni militari russe contro l’ISIS in Siria (video)


Perché la Russia avverte Israele e Turchia?

Pochi giorni fa, il ministero degli Esteri russo afferma che Mosca era pronta a contrastare “ogni singola aggressione israeliana in territorio sieiano”. Anche se non si è detto nulla in merito nei confronti della Turchia come un altro paese contro il quale la Russia si opporrà. Eppure, dall’inizio dell’anno, l’esercito turco effettua “bombardamenti militari indesiderati” nelle zone dove le truppe russe aumentano la presenza. Alexander Lavrentyev, un inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin in Siria, ha detto che: “il bicchiere della pazienza russa traboccherà in qualsiasi momento”. Ha detto che: “gli attacchi israeliani” saranno fermati. La dichiarazione del diplomatico russo mostra che la Russia intende assumere la difesa aerea dello spazio aereo della Repubblica Araba nei prossimi mesi. Le azioni di Mosca mostrano che i russi non hanno alcuna intenzione che altri paesi decidano il destino della Siria senza il coinvolgimento della Russia.


Droni russi inceneriscono cisterne con petrolio diretto in Turchia


Perché Israele attacca la Siria?

Ricordiamo che dall’inizio della guerra civile, Teheran sta cercando di stabilire una presenza militare permanente in Siria. Teheran sostiene le azioni militari di Hezbollah. Israele sostiene che queste azioni dell’Iran e di Hezbollah, sostenute dal governo di Bashar al-Assad, sono la ragione principale per cui Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei negli ultimi dieci anni. La situazione è quasi simile alla causa “israeliana” degli attacchi aerei sulle zone di confine tra Iraq e Siria. Secondo l’intelligence israeliana, Teheran sta usando queste zone per trasferimenti di armi. Strano o no, ma anche i media siriani confermano questa notizia. Molto spesso, gli attacchi aerei israeliani sui territori in Siria accompagnano le informazioni dell’intelligence militare statunitense. Essa rivela agli israeliani soprattutto oggetti in magazzini e depositi e parti di condutture utilizzate per conservare le armi.


Attacchi mirati israeliani in Siria, Libano e Palestina


La questione turca in Siria

Il motivo dei negoziati russo-turchi ci fu per un forte aggravamento della situazione a Idlib. Dove a gennaio è iniziata un’offensiva su larga scala dell’esercito siriano contro le posizioni dell’opposizione armata e dei terroristi. Le forze governative hanno riconquistato quasi la metà della zona di de-escalation di Idlib e hanno lasciato diversi posti di osservazione turchi. Dopo questo, Ankara ha aumentato bruscamente il suo contingente militare nella regione e ha lanciato l’operazione “Spring Shield” per spingere le truppe siriane. I militanti sono fedeli ad Ankara e sostengono la Turchia. Quest’ultimi utilizati nel conflitto a Nogorno Karabakh.


Combattenti siriani assoldati dalla Turchia ritornano dal Nagorno-Karabakh


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