giovedì, Aprile 18, 2024

Rossella Pompilio – La mia intervista all’autrice.

A pochi giorni dalla pubblicazione di una mia recensione sul primo romanzo firmato Rossella Pompilio, sono lieta di riparlare di questa autrice riportando un’intervista che ho avuto il piacere di farle.

– Ciao Rossella! Grazie per avermi concesso questa intervista! Per iniziare vorrei chiederti tre aggettivi che pensi possano descriverti al meglio. 

“Fantasiosa. Creativa. Malinconica. “

-E se ti chiedessi di individuare tre aggettivi che possano descrivere il tuo libro?

“Eh… questo è più difficile. È stato un libro sofferto. Comunque lo definirei diverso, un pò triste, un libro dove i ricordi riaffiorano anche per chi legge. Non è propriamente un aggettivo ma rende l’idea.”

-Com’è nato il tuo romanzo?

“Il mio romanzo nasce da tante storie sentite un pò in giro e anche dalle mie esperienze personali. Sono tutti pezzi scritti un pò alla volta, dapprima scollegati fra loro e poi messi insieme secondo una logica. Nasce dall’esigenza anche di trasmettere emozioni, quelle di un personggio problematico e complesso nel quale molte donne potrebbero riconoscersi e, laddove ci fossi riuscita, per me sarebbe una vittoria. Perchè alla fine il mio personaggio si libera definitivamente.”

-Pubblicare un libro così intimo com’è stato? Come hai scelto la casa editrice a cui affidarti?

“Purtroppo le case editrici sono un pò tutte uguali. La regola è che pagando si ottiene la pubblicazione. È accaduto con le mie prime raccolte di poesie e sono rimasta delusa. Questa volta è stato un caso, ho contattato un agente letterario per il tramite di una conoscente e lui ha segnalato il mio libro alla 0111 edizioni che mi ha proposto la pubblicazione non a pagamento. E si è risolto tutto lì. Infatti tutte le promesse di diffusione nelle librerie o di presentazioni e promozione sono state disattese completamente. Quindi ciò che ho venduto fino ad ora -anche a loro beneficio – è solo merito mio e di chi mi ha aiutato nella diffusione e nelle presentazioni”

-Una tristissima constatazione, questa! In che modo pensi si possano aiutare gli autori emergenti, appunto, ad emergere? 

“Non dico che tutti siano meritevoli, certo, c’è tanta brutta roba in giro, ma se vogliamo dirla tutta c’è robaccia anche tra coloro che scrivono per professione. Comunque, nel mio caso sarebbe bastato che avessero tenuto fede alle promesse e cioè: organizzare una o più presentazioni nella mia città, contattare e mandare in c/vendita un numero di copie nelle principali librerie della mia città o almeno rendersi disponibili a fornire copie su ordinazione. Il massimo è stato raggiunto quando, avendomi promesso la diffusione addirittura da Feltrinelli, ho scoperto che invece non hanno neanche un distributore presso Feltrinelli. Impossibile quindi ordinare lì il mio libro. Il massimo della falsità!”

Davvero deludente e sconfortante. Spero che il tuo libro possa raggiungere più lettori possibili. Sei anche una lettrice oltre ad essere scrittrice? Se è si, mi puoi dire il titolo del libro di cui avresti voluto esser tu la scrittrice?

“Si si sono una gran lettrice, ho librerie che straripano di libri ma in realtà non c’è un libro in particolare di cui avrei voluto essere l’autrice, ma posso dirti chi mi ha emozionato in particolare: Irene Nemirovsky e David Grossman. Per il resto mi piace essere autrice delle mie stravaganti storie”

-Il tuo libro tocca argomenti importanti e sempre attuali. A chi ti sentiresti di consigliarlo maggiormente?

“Un pò a tutti, ma forse molto agli uomini. Gli uomini hanno spesso scarsa sensibilità sugli argomenti trattati e sono meno disposti a mettersi in discussione”

-Un consiglio invece che ti senti di dare alle donne che vivono la situazione descritta dal tuo libro?

“Scappate. Subito. Prima di innamorarvi!!!”

-Secondo te, come si potrebbe prevenire la violenza sulle donne spesso protagonista dei nostri telegiornali?

“Quella c’è sempre stata, solo che un tempo non si denunciava. Bisognerebbe sanare la radice del problema. Educare i propri figli all’uguaglianza intellettiva dei sessi (quella fisica è oggettivamente improbabile se non in rarissimi casi) educare insomma alla parità e al rispetto, ma questo riguarda un futuro ancora lontano. Quindi forse leggi più severe per reati di violenza. Ma si sa nessuna legge viene mai del tutto applicata.”

-Grazie. Ultima domanda.. Hai mai partecipato ad eventi fuori dalla tua città? Ti incontreremo al Salone del libro di Torino?

“Ho presentato il mio libro non solo a Bari, la mia città, ma anche a Roma e a Napoli. Questo grazie a persone che mi hanno aiutata e sostenuta. Il salone di Torino è un sogno meraviglioso. E credo che rimarrà tale anche perchè non saprei proprio come propormi. Però tutto può essere!! In previsione c’è Bologna ma ancora non so nulla”

-So che c’è uno stand dedicato agli autori emergenti e speravo ci fossi anche tu! Grazie del tempo che mi hai dedicato! Se ti va, Saluta i nostri lettori lasciando loro un augurio.

“Grazie a te innanzitutto della considerazione che hai dimostrato per me. A tutti auguro una buona vita che sia di fantasia e realtà e che … amare non debba essere mai una fatica!”

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