Robot umanoidi in esposizione al Design Museum di Londra. Una mostra che costituisce un’esperienza unica, quella in corso dal 17 maggio al 6 giugno nella capitale del Regno Unito. Infatti, si tratta di un’esposizione che vede come protagonisti dei robot dalle sembianze umane in veste di veri e propri produttori artisti. L’intelligenza artificiale, oggi giorno, è parte integrante delle nostre vite. Insita in tutti gli ambiti della quotidianità, ormai la diamo per scontata, tanto siamo abituati ad averne ausilio. In effetti, cellulari dalle molteplici funzionalità, computer d’ultima generazione e via discorrendo sono i nostri fedeli compagni di viaggio.
Robot umanoidi al Design Museum di Londra: cosa ci raccontano?
L’evoluzione tecnologica di questo secolo è senza dubbio sensazionale. In tutti gli ambiti che ci circondano il progresso in tal senso, sta producendo una serie di scoperte all’avanguardia. Si tratta di un campo in continua crescita che consente, mediante l’uso della tecnologia avanzata, di realizzare prodotti volti all’agevolazione delle azioni quotidiane e non. Pertanto, lo scopo della mostra è quello di rendere un tributo allo sviluppo scientifico e tecnologico, dimostrando come esso possa venire in aiuto anche nel mondo dell’arte. Infatti, il robot che viene mostrato in più versioni di sé, produce “semplicemente” arte. Al lungo elenco dei campi in cui l’evoluzione tecnologica apporta un notevole contributo si aggiunge così quello delle istituzioni artistiche.
Chi è AI-DA?
AI-DA è il nome dato al robot umanoide protagonista della mostra. Prende questo nome da Ada Lovelace, matematica che viene universalmente riconosciuta come la prima programmatrice di computer della storia. Una pioniera, dunque, nel suo campo. L’idea nasce dalla visione futuristica di Aidan Meller, gallerista indipendente e dalla ricercatrice Lucy Seal. Il robot, concretamente, è invece opera dagli studenti di dottorato in ingegneria dell’Università di Oxford. Dalle fattezze umane, il robot è la riproduzione fedele di una donna, o meglio, un’artista. Alta cinque piedi e otto pollici, è dunque a grandezza naturale. La tempistica impiegata per la sua completa realizzazione equivale ad un anno intero di lavoro.
In cosa consiste la mostra?
Ai-DA sarà presente accanto a tre autoritratti, olio su tela, da lei prodotti. Si tratta di un trio di “selfie” artistici interamente realizzati dal robot. Con indosso abiti tipicamente vintage, il robot accoglierà in prima persona i visitatori al Design Museum di Londra.