Nel bel mezzo di una guerra fredda (se non “gelata”) in Ucraina sono apparsi dei robot giganti. Sono fatti con rottami e componenti meccaniche riciclate, e sono sempre di più.
La guerra in Ucraina
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Nella regione del Donbass, in Ucraina, la guerra tra separatisti filo-russi (che godono dell’aiuto militare russo) e militari ucraini continua ancora oggi. Gli esperti parlano di una specie di “guerra congelata” perché i combattimenti sono molto meno intensi e frequenti che in passato. Tuttavia, la pace è ancora lontana.
Robot giganti: cosa è successo a Donetsk?
Le città più importanti in mano ai ribelli filo-russi sono Luhansk e Donetsk. Proprio in quest’ultima, è successa una cosa molto bizzarra: sono apparsi enormi robot meccanici. Prima uno, in centro città, poi molti altri, agli angoli delle strade, poggiati sui palazzi e persino in periferia. Cosa sono? E chi li ha costruiti? Non si hanno risposte certe.
La curiosità della gente
Alcuni dei robot apparsi nel Donbass sono diventati subito un’attrazione per le persone del posto. I più giovani, addirittura, li usano come punto di ritrovo, o scattano selfie e foto includendo i giganti di latta. L’emittente locale Dan-News ha dichiarato che alcuni dei robot non soltanto sono ben costruiti, ma hanno addirittura sistemi elettronici che permettono loro di muovere alcune parti, come le braccia o la testa, e di illuminarsi di notte. Forse è anche e soprattutto per questo che piacciono così tanto ai più giovani.
Da dove viene l’ispirazione per questi robot giganti?
Quasi tutti i robot apparsi a Donetsk sembrano ispirati ai robot dei fumetti giapponesi. Hanno cabine di pilotaggio, forme spigolose e la particolarità di essere tutti armati: questo dettaglio non è affatto passato inosservato. In una zona di guerra anche le sculture, evidentemente, devono essere munite di mitra.
Opera della popolazione locale
Sono davvero delle sculture o potrebbero rappresentare qualcos’altro? A prima vista si potrebbe pensare che un qualche famoso artista abbia fatto visita alla zona martoriata dalla guerra civile per portare un po’ di allegria. Questa non sembra essere, però, l’ipotesi più plausibile. Gli enormi robot meccanici sono costruiti dalle persone del posto e, a guardarli bene, si nota che sono composti da parti meccaniche recuperate e perfettamente modellate, oltre che verniciate. In ogni caso, rimane da chiarire chi sia così tanto capace e volenteroso di costruire sculture simili, che in certi casi superano i sette metri di altezza e richiedono comunque un alto grado di complessità nella costruzione. Non è per niente facile, ci vogliono capacità meccaniche di un certo livello.
Secondo quanto riportato dalle fonti locali, gli artisti non sarebbero altro che volontari, aziende di riparazioni e meccanici del posto.