venerdì, Marzo 29, 2024

Rivolte al Campidoglio: vigili del fuoco New York coinvolti

FDNY ha informato l’FBI che alcuni vigili del fuoco di New York City potrebbero essere coinvolti nelle rivolte al Campidoglio. Il portavoce dell’FDNY ha affermato che il Dipartimento ha ricevuto avvisi secondo cui alcuni vigili del fuoco avrebbero preso parte alle rivolte e di aver trasmesso subito all’FBI l’informazione.

Rivolte al Campidoglio: vigili del fuoco sono coinvolti?

Il Dipartimento dei vigili del fuoco di New York City (FDNY) ha riferito di aver avvistato l’FBI che alcuni membri del suo Dipartimento potrebbero aver preso parte alle rivolte di Capitol Hill. L’FBI ora sta indagando se tra i sostenitori del presidente Trump ci fossero davvero dei vigili del fuoco. Il portavoce dell’FDNY, Frank Dwyer, ha dichiarato: “Il Dipartimento ha ricevuto accuse anonime secondo cui membri attivi o in pensione erano presenti agli eventi al Campidoglio degli USA il 6 gennaio. Come richiesto ha fornito tali informazioni all’FBI”.

Dopo l’assalto al Campidoglio i pubblici ministeri hanno presentato 17 casi alla corte distrettuale federale e altri 40 alla Corte superiore del distretto di Columbia. I reati vanno dall’aggressione agli agenti di polizia, all’ingresso in aree private del Campidoglio, furto di proprietà federali e minacce ai legislatori. I pubblici ministeri hanno anche riferito che ulteriori casi sono rimasti sotto sigillo. Dozzine di altre persone sono state ricercate dagli agenti federali. Il procuratore generale a Washington ha promesso che “tutte le opzioni sono sul tavolo” per le accuse, inclusa forse la sedizione. Secondo un’analisi dell’Associated Press la maggior parte delle 120 persone arrestate fino ad ora sono sostenitori di lunga data del presidente Trump.

Ex commissario NYPD chiede inchiesta come per l’11 settembre

L’ex commissario della polizia di New York City, Bill Bratton, ha chiesto la creazione di una commissione simile a quella che ha indagato sugli attacchi dell’11 settembre per indagare sulla rivolta pro-Trump. Bratton ha spiegato la necessità di una commissione, sostenendo, ” c’è stato un colossale fallimento nella collaborazione e nel coordinamento”. Ha detto: “La polizia del Campidoglio ha chiaramente sottovalutato quello che sarebbe stato l’evento, la natura della folla, e non ha fatto piani per collaborare, cooperare, cercare ulteriore assistenza fino a quando la folla non si è presentata davanti alla porta del Capidoglio. E poi era troppo tardi. Non posso credere che sia successo a Washington perché lo fanno da 50 anni. Sanno come affrontare queste dimostrazioni. Le indagini dovrebbero concentrarsi su varie questioni. Perché la polizia ha sottovalutato il pericolo? Perché gli ufficiali non erano in tenuta antisommossa?”.

Rivolte al Campidoglio: aperti 25 casi di terrorismo interno

Il segretario dell’esercito Ryan McCarthy ha riferito che almeno 25 casi di terrorismo interno sono stati aperti dopo l’assalto a Capitol Hill di mercoledì 6 gennaio. Inoltre gli esperti affermano che gli appelli alla violenza si stanno intensificando in vista del giorno dell’inaugurazione del presidente eletto Joe Biden. Jonathan Greenblatt, CEO della Anti-Defamation League, ha affermato: “Stiamo assistendo a numerosi discorsi tra i suprematisti bianchi e estremisti di destra. Si sentono incoraggiati in questo momento. Ci aspettiamo pienamente che questa violenza possa effettivamente peggiorare prima di migliorare”. McCarthy ha riferito che il Dipartimento della Difesa è a conoscenza di ulteriori possibili minacce poste da aspiranti terroristi in questi giorni fino al Giorno dell’inaugurazione compreso. Per questo stanno lavorando con le forze dell’ordine locali e federali per coordinare i preparativi per la sicurezza.


Leggi anche: Pelosi: Pence invochi il 25° Emendamento o altrimenti impeachment

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