venerdì, Aprile 19, 2024

Risultati europee 2019: Lega oltre il 30%, Pd e M5S dietro

Lega al 34%, Pd al 22% e M5S al 18%: ecco i primi risultati delle elezioni europee.

I risultati di queste elezioni europee, per quanto riguarda l’Italia, danno la Lega al 34%. Il Pd e il M5S si arrestano invece rispettivamente al 22.9 % e al 16.8%.

Elezioni europee 2019: i partiti scelgono il crowdfunding

Vengono smentiti, dunque, sia gli ultimi sondaggi prima del silenzio elettorale, che davano la Lega in discesa dopo il caso Siri e il M5S in risalita, sia i primi exit poll diffusi intorno alle 23.00 di ieri.

Gli exit poll diffusi da Tg La7 davano, infatti, la Lega tra il 26.5 e il 29.5, il Pd tra il 21 e il 24% e il M5S tra il 20 e il 23%.

Gli exit poll di Mentana- risultati europee
Gli exit poll diffusi da Mentana intorno alle 23

Gli altri partiti

Stando ai risultati delle elezioni europee, gli unici altri partiti a superare la soglia di sbarramento sono quindi due partiti di destra, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che raccolgono rispettivamente l’8.5% e il 6.4%.

Il partito di Giorgia Meloni è riuscito a raccogliere consensi avvicinandosi sempre più alla linea politica leghista.

Forza Italia, invece, scende rispetto alle elezioni politiche del 2018. Rimane, tuttavia, relativamente stabile e sicuramente fondamentale in vista di un possibile governo di centro destra.

Non ce la fanno, invece, i piccoli partiti di sinistra, che si fermano prima della soglia di sbarramento del 4%.

+Europa-Italia in Comune è il partito che è andato più vicino al superamento della soglia, raggiungendo però poco più del 3%.

Bene, rispetto agli ultimi sondaggi, per Europa Verde, che sale di quasi un punto percentuale ma si ferma intorno al 2.4%.

La Sinistra, invece, scende di un punto rispetto agli ultimi sondaggi, e ottiene solo l’1.7%.

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Le proiezioni del Parlamento europeo dopo le elezioni

Risultati elezioni europee- parlamento
Prima proiezione del Parlamento Europeo

Per quanto riguarda le proiezioni del Parlamento europeo, che è ciò che più conta, i primi risultati di queste elezioni europee mostrano i partiti europeisti ancora in maggioranza. Servirà, tuttavia, un’alleanza tra popolari e socialisti per ottenere tale maggioranza.

Cresce complessivamente, anche se meno di quanto ci si aspettasse, il fronte sovranista in Europa, grazie anche ai buoni risultati portati a casa da Salvini e Le Pen.

Per quanto riguarda la Gran Bretagna anche il Brexit Party di Farage sfonda e supera il 30%.

Secondo le stime di SWG, con questi risultati la Lega dovrebbe ottenere 28 seggi, il Pd 18 e il M5S 15.

Le parole del segretario del Pd Zingaretti

Durante la conferenza stampa Zingaretti ha dichiarato: “Noi siamo molto soddisfatti dell’esito elettorale. La scelta della lista unitaria si è rivelata vincente. Il governo italiano esce dalla consultazione europea ancora più fragile per le divisioni interne. Noi ora useremo la forza che ci viene da questo risultato per andare avanti e costruire un piano per l’Italia. La sfida è quella di costruire un’alternativa a Matteo Salvini, che esce da queste elezioni come leader di un governo immobile e pericoloso”.

Affluenza

Aggiornamento dell’affluenza al voto Europee 2019. Alle 19:00 il 43,34%.

L’affluenza è stata del 55%, in calo, anche se di poco, rispetto alle europee del 2014, in cui avevano votato il 58% degli aventi diritto.

Risulta piuttosto bassa soprattuto al Sud. In Sicilia e Sardegna addirittura l’affluenza è sotto al 40%.

Questo sembrerebbe aver pesato enormemente sul risultato negativo del M5S, storicamente forti nel meridione.

Le conseguenze sul panorama politico italiano

Stando ai numeri la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbero avere insieme, virtualmente, i numeri per formare un governo di centro destra.

David Sassoli nuovo presidente del Parlamento europeo

Questo naturalmente, se si andasse nuovamente alle urne, in seguito alla rottura dell’alleanza tra Lega e M5S e alla caduta del governo.

Nelle scorse settimane è certamente aumentata la tensione tra i due alleati di governo. Bisognerà, tuttavia, vedere se questi contrasti fossero dovuti solamente alla competizione elettorale o se invece si riveleranno insanabili.

Per ora i diretti interessati hanno smentito qualsiasi ipotesi di crisi di governo. Le prime parole in conferenza stampa da parte di Salvini sono state: “Gli alleati di governo per me sono amici, con cui da domani si continua a lavorare serenamente. Vero nemico rimane la sinistra”.

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