Buone notizie per la società SsangYong, che lo scorso 30 agosto aveva richiesto l’approvazione per il piano di risanamento aziendale. Il percorso sarebbe quasi completo.
A che punto è il risanamento di SsangYong?
Partiamo dal principio. Come dicevamo poco sopra, la scorsa settimana il Tribunale fallimentare di Seoul aveva concesso l’approvazione al piano di risanamento aziendale della SsangYong. Questo era avvenuto in seguito al voto favorevole dell’Assemblea dei Creditori sulla procedura congressuale. Il risultato è dei migliori: l’azienda ha la possibilità di portare avanti il suo piano di recupero.
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Assenso all’unanimità
Nell’Assemblea dei Creditori, dunque, tutti i soci hanno aderito alla proposta di risanamento, poiché è stata ritenuta utile per tutelare i diritti di tutti gli interessati. Vero è che il sostegno dei creditori ha sicuramente influito sulla decisione presa dal Tribunale: in tal modo SsangYong ha potuto finalizzare il processo di fusione e acquisizione con KG Group. Un primo passo concreto verso il ritorno ad una normale operatività.
Rilancio della gestione aziendale
Con questi progressi, la società potrà quindi occuparsi del rilancio della gestione aziendale, con una migliore struttura finanziaria e di capitale. Potrà inoltre implementare i piani utili a ripagare il debito, ridurre le scorte e capitalizzare gli investimenti. Con questo nuovo piano, insomma, SsangYong ha potuto portare a compimento le procedure previste nei 20 mesi di durata del processo, decise nel dicembre del 2020.
Perdite ridotte
“I dipendenti di SsangYong hanno profuso ogni sforzo nell’azienda, realizzando il piano di salvataggio che include lo sviluppo di un modello completamente nuovo chiamato Torres. Questa nuova vettura è stata lanciata nel luglio di quest’anno: gli ordini, che hanno già superato le 60.000 unità, hanno contribuito a ridurre notevolmente la perdita operativa rispetto all’anno precedente” è stato il commento di Yong-Won Chung, curatore nominato dal Tribunale.
