Sono ambientalisti e attivi nel sociale i vincitori del premio Right Livelihood. Il riconoscimento è andato anche al progetto LIFE.
Arctic Lng 2 non è un investimento di salvaguardia ambientale
Chi ha ricevuto il premio Right Livelihood?
Marthe Wandou, Vladimir Sliwjak, Freda Huson si sono impegnati per cause in cui credono e che li toccano umanamente. La presa di posizione contro le aggressioni verso i più deboli e l’aumento dell’inquinamento li rende persone che con le proprie azioni cambiano il mondo.
L’attivista per i diritti umani Marthe Wandou
Nato nel 1963 in un villaggio nell’estremo nord del Camerun, ha assistito in prima persona ai problemi che affliggono la regione. Ha notato che i bambini e le ragazze non hanno istruzione e autodeterminazione; inoltre i matrimoni infantili e la violenza sono continui. Wandou ha poi lasciato la regione per studiare legge nella capitale, Yaounde. L’associazione di Marthe Wandou ALDEPA combatte la violenza sessuale e promosso i diritti delle donne e dei bambini in Camerun. Fondata nel 1998, Action Locale pour un Developpement Participatif et Autogere applica un approccio olistico all’educazione. Il sodalizio opera anche per limitare gli abusi e la fornire assistenza psicosociale e consulenza legale. Il gruppo ha aiutato le famiglie che hanno subito stupri e rapimenti a elaborare il dolore. Le azioni adottate hanno anche frenato la pratica del matrimonio infantile.
L’ambientalista Vladimir Sliwjak
Il 48enne russo è il fondatore dell’influente organizzazione non governativa Ecodefense che agisce contro l’inquinamento. Ha fermato progetti per l’estrazione di combustibili fossili, la produzione di energia nucleare e il trasporto di scorie nucleari. Nel 2013 Sliwjak ha lanciato una campagna anti-carbone che ha trovato il riscontro dell’opinione pubblica del suo paese. Poi ha messo in evidenza i pericoli dell’energia nucleare che ha bloccato i piani per costruire una centrale nell’exclave russa di Kaliningrad.
Freda Huson
Sta lottando per i diritti dei popoli indigeni del Canada che sentono un profondo legame con le terre ancestrali. Le sue attività sono finalizzate ad aiutare le genti a proteggere i luoghi natii dai progetti di costruzione industriale. Huson è un capo ala dei Wet’suwet’en in Canada e dal 2010 vive nel territorio circondato dalla provincia della Columbia Britannica. Huson fondò Unist’ot’en, un campo di protesta e centro di guarigione indigeno dedicato al benessere autodeterminato e alla decolonizzazione. Insieme, si sono opposti alla costruzione di un gasdotto attraverso la terra indigena. Huson è sensibile anche allo scontro di culture e stili di vita che hanno segnato il Canada per anni.
L’iniziativa LIFE premiata con Right Livelihood
Gli avvocati indiani Ritwick Dutta e Rahul Choudhary hanno avviato Legal Initiative for Forest and Environment. Gli esperti mettono a disposizione delle comunità le proprie competenze per intraprendere azioni legali per la tutela ambientale. Hanno così fatto causa alla compagnia mineraria britannica Vedanta che voleva estrarre bauxite nello Stato indiano di Odisha. La Corte suprema indiana ha quindi stabilito che la società aveva bisogno del sostegno delle comunità regionali per realizzare il lavoro e ha chiesto di abbandonare il progetto. LIFE ha anche svolto un ruolo chiave nella formazione del National green Tribunal of India nel 2010. Il tribunale è specializzato in processi ambientali e nel giudicare casi complicati e multidisciplinari. Ha poi aiutato le persone a opporsi a potenti attori economici le cui azioni rappresentano un pericolo per la salute pubblica e l’ambiente.