giovedì, Aprile 18, 2024

Rifondazione pentastellata: in totale sono 40 gli esponenti espulsi

La rifondazione pentastellata è fisiologica e non straordinaria. Ciò che sta accadendo all’interno del movimento era non presumibile ma certo. La storia è piena di rivoluzioni interne ai partiti. Pensiamo allo smembramento costante che il vecchio PCI ha subito nel corso delle sue svariate trasformazioni, e di come queste in parte, siano diventate distruttive o salutari. Di fatto, oggi, una parte di quella eredità è praticamente fissa al governo: il PD.

La rifondazione pentastellata è frutto di fascismo interno o coerenza teorica?

Il movimento in questi giorni convulsi ha deciso di fare a meno di 40 elementi. Purtroppo, se da una parte ha dimostrato una forma di crescita politica, applicando la diplomazia per governare insieme ai nemici giurati, nel suo interno dimostra fascismo e incoerenza. L’incapacità di analisi delle sue guide, porta ad un comportamento lesivo, che potrebbe costare molto alla radice del movimento. Ma è anche vero che non è un nome e un simbolo a far vivere un ideale, ma bensì l’ideale stesso. Quindi se mettiamo a confronto chi rimane o chi va, se fossi un simpatizzante pentastellato, vedrei con favore la nascita parallela di un’altra realtà 5stelle. Non ho particolare simpatia per Alessandro Di Battista, personalmente lo ritengo più un personaggio da talk show weekendiano che un vero leader. Ma molti non la pensano come me.


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I partenti hanno spessore?

Indubbiamente più di chi rimane. Lo spessore di Morra per esempio è evidentemente uno spessore culturale e professionale che meriterebbe altre forme di realizzazione. Se veramente Di Battista desse vita ad un movimento parallelo, potrebbe trovarsi alla guida di elementi di altissimo spessore. Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Fabio Di Micco, Silvana Giannuzzi, Bianca Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Nicola Morra, Fabrizio Ortis e Vilma Moronese. Per citarne alcuni, e questo potrebbe dar vita ad una escalation di abbandoni, che potrebbe dar vita ad una vera rifondazione pentastellata. I Crimi, Di Maio, Toninelli, Bonafede, non sarebbero mai in grado di affrontare l’impatto mediatico di Di Battista e Morra. Messi a confronto, dal mio personalissimo punto di vista, gli uscenti potrebbero rivelarsi una strada vincente per chi ama le vecchie origini del movimento.

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