venerdì, Marzo 29, 2024

Rider stop al caporalato: firmato protocollo tra organizzazioni

Durante i lockdown e le zone rosse i rider sono stati e sono fondamentali. Perché sono fra i pochi a consegnare i prodotti di ristorazione. E così facendo hanno permesso a molte aziende del settore di non chiudere. È fondamentale, quindi, per loro una tutela giuridica. E finalmente dopo tanto è arrivata la luce in fondo al tunnel. Per prevenire il fenomeno del caporalato e combattere l’illegalità Cgil, Cisl, Uil e Assodelivery dinanzi al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando hanno sottoscritto il Protocollo Quadro Sperimentale per la legalità. Vediamo di cosa si tratta.

Rider, cosa prevede il protocollo?

La narrazione di queste aziende è sempre stata quella del lavoro da sogno. In cui si può decidere da sé quando e quanto lavorare. Si ha la possibilità di guadagnare molto oppure si può mantenere il delivery come secondo lavoro per arrotondare. Ma i rider da tempo lamentavano di trovarsi in condizioni di lavoro precarie. Con paghe ridotte al minimo. Sottolineando la mancanza di previdenza sociale. E nessun sostegno per quanto riguarda malattia, ferie, e infortuni. 

Pertanto la sigla del protocollo costituisce oggi, un importante passo in avanti nel sistema di relazioni industriali. L’accordo infatti, prevede, l’impegno a non affidare il lavoro ad aziende terze non approvate. Come pure l’adozione da parte delle società aderenti ad Assodelivery (Deliveroo, Glovo, Uber Eats e Social Food) di un modello organizzativo nuovo. Ai sensi del d.lgs. 231/2001. Idoneo pertanto, a prevenire comportamenti scorretti all’interno di un’azienda. E un codice etico. Ma anche la creazione di un organismo di garanzia. Che vigili sulle condizioni di lavoro dei rider.


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Lotta allo sfruttamento

Se una rondine non fa primavera, l’arrivo della seconda certamente predispone all’ottimismo. Il contrasto al caporalato”, afferma Sarzana, “è una delle priorità su cui ha lavorato Assodelivery in questi anni. E’ uno dei capisaldi del Ccnl Rider (art. 23) e dei protocolli già firmati il 6 novembre dinanzi al Prefetto di Milano”. Tuttavia sappiamo che lo sfruttamento del lavoro assume oggi nuove vesti. E i confini tra lo sfruttamento della manodopera nei campi, nel mondo della logistica e sfruttamento dei riders per le consegne a domicilio sono labili. Noi tutti sentiamo però, che, passo dopo passo quella dei rider è anche una lotta di tutti i lavoratori per la conquista dei diritti. Ma per loro può dirsi terminata? Di questo non abbiamo certezze. Ma sappiamo che ricorderanno molto bene questi giorni di svolta.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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