venerdì, Aprile 19, 2024

Riaprono le discoteche: attenti a non pestarvi i piedi

Sono passati 20 mesi dal primo lockdown, dalla chiusura di tutto quello che era la vita sociale umana. In questi mesi, tra aperture e chiusure, tutte le attività sono riuscite a tornare a lavorare. Tranne una. Ma finalmente i gestori possono esultare: riaprono le discoteche! La gioia però è ben presto mitigata, se non azzerata, dalle norme per la riapertura. Meglio tenere chiuso?

Riaprono le discoteche, ma quanto vi è costato?

Se fosse solo un meme di Gamora e Thanos farebbe anche ridere, ma se pensiamo alla realtà dei fatti i sorrisi si spengono abbastanza in fretta. Le discoteche sono le attività che sono chiuse da marzo 2020. I ristori saranno bastati? Probabilmente lo scopriremo in base a quante attività riusciranno effettivamente a riaprire. Innanzitutto si potrà ballare senza mascherina ma andrà tenuta per il resto della permanenza. Al momento però quello che preoccupa i proprietari è la capienza ridotta. Infatti sarà del 35% al chiuso e del 50% all’’aperto, tutti in possesso di green pass. Simpatico che questo decreto arrivi insieme all’aumento della capienza per le altre attività come stadi, teatri e cinema. Una piccola beffa? Ai posteri l’ardua sentenza. Certo non si possono dimenticare neanche le migliaia di decessi degli ultimi mesi, è impossibile. Però si può tranquillamente dire che, a volte, i decreti in questi mesi non sono sembrati ponderati da menti brillanti. “È la prima volta che affrontiamo una pandemia”. Certo, ma agli esercenti quanto è costato? Ad alcuni “Tutto”.

L’aumento delle capienze

Il decreto che finalmente dà il via libera alla riapertura delle discoteche e sale da ballo rivede anche le capienze di altre attività culturali. L’ormai famoso Comitato Tecnico Scientifico ha espresso parere favorevole su alcuni aumenti per cinema, teatri, palazzetti dello sport e stadi. Diciamo che non lascia il paese a briglia sciolta ma allenta un po’ la presa. Complice la stabilità dei ricoveri e dei contagi insieme al continuo aumento delle vaccinazioni. Si passa quindi dal 25% al 50% per i palazzetti dello sport al chiuso, negli stadi invece si va dal 50 al 75%. Percentuali più permissive per cinema e teatri che portano la loro capienza ammessa all’80% al chiuso e, al 100% all’aperto. Sicuramente faranno numeri da capogiro i cinema all’aperto a novembre. Sembra che il Ministro dei Beni Culturali Franceschini farà pressioni per portare le percentuali al 100% anche al chiuso per cinema e teatri ma sarà probabilmente impossibile che il Ministro Speranza di discosti così tanto dal CTS.

I dubbi dei gestori delle discoteche

Se una discoteca ha una capienza di 1000 persone e de può far entrare 350 comprensivi dei dipendenti come farà a sopravvivere? Domanda più che lecita. E potremmo già chiudere il discorso così con questo esempio del Presidente del sindacato dei gestori delle sale da ballo. Il sottosegretario alla Salute Andre Costa però cerca di calmare gli animi e punta sulla ragionevolezza. Riaprono le discoteche ed è un segnale importante, se il numero dei vaccinati continuerà a salire e i contagi rimarranno sotto controllo si aumenterà gradualmente anche la percentuale di capienza delle sale da ballo. I gestori comunque rimangono speranzosi su una rivisita delle percentuali.


I decreti del Governo hanno influenzato il voto alle ultime amministrative? Leggi anche: Elezioni amministrative 2021: il PD sorride


Jari Girardi
Jari Girardi
Giornalista non giornalista. Scrivo per diletto ma provo qualcosa nel raccontare la verità. Ironico, a volte troppo. Non so farne a meno e continuerò. Sarcastico quanto basta. Polemico costruttivo, di distruzione ce n'è ormai troppa. Ho passione per la batteria, la chitarra, la musica in genere, gli animali e la mia moto. Convivo con la mia ragazza, una tartaruga, una gatta e un cane. Nel tempo libero ho un lavoro fisso ma niente di serio.

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