venerdì, Marzo 29, 2024

Revocati gli arresti domiciliari al Sindaco di Riace

Sono stati revocati gli arresti domiciliari al Sindaco di Riace Domenico Lucano.

Fu arrestato il 2 Ottobre per favoreggiamento di immigrazione clandestina e atti illeciti nell’affidamento del servizio raccolta rifiuti.

Al Sindaco sono stati revocati gli arresti domiciliari ma non potrà far ritorno nella sua Riace. Gli è stato comunicato il divieto di dimora. Non potrà più vivere nel suo paese, dovrà lasciarlo. È stato il Tribunale del Riesame a revocare gli arresti domiciliari al Sindaco. Ma il Tribunale del Riesame ha rivisto anche la misura cautelare imposta alla compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun. La donna infatti ha ricevuto l’ordine di presentarsi ogni giorno a una certa ora da un ufficiale di polizia giudiziaria per rilasciare una firma, ma potrà comunque tornare a vivere a Riace.

Un paese in ripresa

Riace negli ultimi anni è diventato un grande paese e un posto modello per l’accoglienza dei migranti, per cui tutte queste vicissitudini che hanno travolto il Sindaco hanno fatto molto discutere.  Fino a poco tempo fa infatti era solo un paese quasi deserto. Con l’arrivo di molti immigrati il paese si è dovuto attrezzare per accoglierli, attuando anche i progetti Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che sono stati bloccati pochi giorni fa. Inoltre si è approfittato anche per riqualificare il paese. Otre ad aver accolto centinaia di rifugiati in immobili abbandonati costruiti tra gli anni ’30 e gli anni ’60 recuperati con fondi dell’Unione europea e progetti della Regione Calabria, sono stati riqualificati anche ristoranti, avviati asili, orti biologici, sono state aperte scuole multilingue ed è stato ricostruito l’impianto di illuminazione del paese.

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