Restauro delle Sirene tarantine: anche la scogliera fiorita

Fa parte degli interventi di rigenerazione del Molo di Sant’Egidio il restauro delle Sirene tarantine. Un’opera di pulitura delle superficie ha restituito splendore alle sculture di Francesco Trani. Inoltre, una creazione in resina che raffigura delle scogliere ricoperte di fiori fa da ambientazione alle statue.


Riqualificazione: Taranto apre le porte a un nuovo progetto


Perché avviare il restauro delle Sirene tarantine?

L’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio ha inserito nel Piano operativo triennale i lavori per valorizzare l’interazione città-porto. Il Ministero delle infrastrutture incentiva il recupero delle aree di attracco delle imbarcazioni anche in chiave turistica. A Taranto l’amministrazione ha quindi collaborato al miglioramento del Molo di Sant’Egidio, rendendolo un suggestivo spazio espositivo. Collocate a pochi passi dal mare, infatti, le Sirene e la nuova scogliera che fa da ambientazione creano una scena pittoresca. Per far conoscere l’attrazione, poi, è nata la leggenda di Ethra, Satyria e Skuma, creature marine dal fascino mitico.

La leggenda di Skuma

Si racconta che dopo il tradimento della moglie, un pescatore la uccida, pentendosi subito di averlo fatto. Le Sirene che vivevano nel mare e hanno assistito all’omicidio la traggono in salvo e per la sua bellezza la eleggono loro regina. Le danno così il nome di Skuma che significa “portata dalle onde”. Lo sposo torna con la barca nel luogo in cui ha annegato la consorte e i due si incontrano. Una versione della leggenda dice che il mare si sia preso anche il marito.

Lo scultore Francesco Trani

Traini è conosciuto in città sia per il talento nello scolpire che per produrre gelati. Infatti, gestisce una rivendita di coni e coppe ai gusti più variegati. Il negozio è decorato con le sue statue, quasi un salone espositivo. L’artista ha lavorato anche per le aree pubbliche, realizzando la Ninfa tarantina posizionata nella discesa del Vasto del Borgo antico. Sono sue creazione anche il don Bosco, l’Amazzone e la raffigurazione di Barack Obama.

L’intervento di restauro delle Sirene tarantine

Il cantiere che ha riguardato la zona del Mar Grande, visibile dalla ringhiera di corso Vittorio Emanuele, è durato 3 mesi. Le Sirene, spostate per il restauro, sono tornate nel luogo d’origine che però ha cambiato volto con l’inserimento degli scogli decorati. Dunque una quinta fiorita in cui le sculture trovano un contesto fiabesco. Le statue, da vent’anni nell’area, presentavano i segni delle intemperie e dell’azione dell’acqua salata. La pulitura del conglomerato cementizio che compone le figure con l’anima metallica ha permesso di restituire l’originale finitura ai lavori. Taranto propone così dei percorsi turistici ricchi di fascino e che costeggiano il mar Ionio. La sistemazione è conclusa anche in vista della tappa della SailGP, la gara di vela che il 5 e 6 giugno passerà dalla città.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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