L’accordo per la restituzione del “Reperto Fagan” rinnova i legami culturali e la comune identità mediterranea di Sicilia e Grecia. Il frammento di fregio del Partenone conservato al Museo archeologico Salinas torna infatti nella collezione dell’Acropoli di Atene.
Museo archeologico Antonino Salinas rende il fregio greco
Il ritorno del “Reperto Fagan” a Atene ha un valore istituzionale?
L’Assessore regionale siciliano ai Beni culturali, Alberto Samonà, ha accolto le richieste della Grecia di rimpatriare il fregio. L’Italia lancia così un segnale di apertura alle collaborazioni con altri paesi e alla costruzione di un’Europa della cultura. Uniti da comuni radici storiche e identitarie gli Stati possono basare le proprie relazioni su una visione condivisa della gestione del patrimonio artistico. Infatti, la trattativa potrà svilupparsi in ulteriori progetti di valorizzazione dei reperti antichi che coinvolgono il Governo di Atene.
Le modalità dell’accordo
Il ritorno a Atene del rilievo, raffigurante il piede di Pheito o Artemide, avverrà seguendo le disposizioni della legge italiana. Quindi, in riferimento all’articolo 67 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, i due musei hanno concordato uno scambio culturale. Per quattro anni, con un possibile rinnovo, il fregio che fa parte della collezione del Salinas dal 1820 sarà esposto all’Acropoli di Atene. A Palermo arriveranno invece due reperti greci. Già nel 2002 e 2003 dall’Ellade erano giunte richieste di restituzione del materiale archeologico. Poi anche nel 2004 per le Olimpiadi. Il Presidente Giorgio Napolitano ha accolto le istanze e nel 2008 consentito il prestito per un anno e mezzo.
I reperti dalla Grecia
Il Museo Salinas potrà esporre una statua di Atena di 60 centimetri abbigliata col peplo e l’egida. La scultura è inserita per le caratteristiche formali nella produzione dello stile attico, nell’ultimo quarto del V secolo a.C.. La raffigurazione e la posa della Dea risentono dell’influsso di modelli partenonici. Lo scambio comprende anche un’anfora a uso cinerario trovata in una tomba sulle pendici meridionali dell’Acropoli. Si tratta di un vaso del Geometrico medio II a figure nere.
Il “Reperto Fagan” e il collezionismo
Lo scambio può contribuire a fornire nuove informazioni sul collezionismo ottocentesco. La raccolta di materiali antichi da parte di estimatori caratterizza infatti numerosi musei italiani. La presenza a Palermo del fregio rappresenta un episodio tra i più intriganti.