venerdì, Marzo 29, 2024

Reno senz’acqua. Un altro anno di siccità?

Le piogge primaverili tedesche tardano ad arrivare e il fiume più importante del paese rischia di rimanere all’asciutto. Ad essere preoccupati, però, non sono solo gli ambientalisti. Anche le industrie non dormono tranquille questa volta. I loro beni, infatti, rischiano di non arrivare a destinazione. Le flotte di chiatte sul Reno che trasportano alle fabbriche tedesche l’acciaio, l’olio, il carbone e molto altro, rischiano di arenarsi. Aprile, in Germania, dovrebbe essere il mese più piovoso, ma quest’anno ha concesso solo il 5% delle normali precipitazioni. Non è mai accaduto da quando sono iniziate le registrazioni nel 1881. 

Il fiume è ora al suo livello più basso dall’aprile 2011. La sua vegetazione, di un verde luminoso in questo periodo, ridotta ad un giallo sbiadito. «Se a maggio non piove più del normale, prevediamo un altro anno di siccità», ha dichiarato Andreas Friedrich del Deutscher Wetterdienst (DWD), il servizio meteorologico ufficiale tedesco.

 

Con la sua sorgente nelle Alpi svizzere, il Reno si snoda per oltre 800 miglia (1.300 chilometri) e trasporta chiatte mercantili attraverso alcune delle zone industriali più importanti d’Europa prima di sfociare nel Mare del Nord presso Rotterdam. Un mix di scioglimento glaciale e pioggia alimenta il fiume. Il contributo dei ghiacciai, però, si è ridotto notevolmente. L’inverno «caldo» degli ultimi anni, sicuramente, non favorisce la formazione di ghiaccio.

Lo scorso anno, il ministero dei trasporti tedesco ha annunciato alcune soluzioni a garanzia che il Reno rimanga navigabile per le navi industriali. Le acque, infatti, continuano a diminuire anno dopo anno. Il piano include nuovi sistemi di allarme preventivo e il dragaggio di alcune delle parti più basse del Reno.

Già nell’ottobre 2018, infatti, il fiume era arrivato a misurare non più di qualche centimetro, isolando diversi villaggi dal flusso di carburante e altre merci proveniente dalla Germania industrializzata del sud. La lacuna è stata così grave da intaccare la crescita economica tedesca. Anche le economie più avanzate avvertono l’impatto dei cambiamenti climatici.

Molte imprese lungo il Reno si sono comunque adattate. Un esempio sono la Royal Dutch Shell e la BASF. Questi colossi dell’economia tedesca hanno acquistato imbarcazioni più piccole, messo a disposizione camion, treni e stipato più rifornimenti nei magazzini. Pronti nel caso la siccità dovesse ripresentarsi anche quest’anno.

La causa di questo clima asciutto non è ancora chiara. Gli scienziati sono ormai sicuri che la diminuzione dei ghiacciai sia dovuto al riscaldamento globale. Il servizio meteorologico tedesco (DWD), tuttavia, non riesce a collegare la diminuzione delle precipitazioni in aprile ai cambiamenti climatici.

«Un causa potrebbe essere l’aumento delle temperature sperimentate in Europa ad aprile per via del riscaldamento globale. Siccome l’aria calda contiene più umidità, anche i tassi di evaporazione sono aumentati», ha spiegato Simon Lee, climatologo dell’Università di Reading.

«Associamo più comunemente questo effetto alle onde di calore estive, ma il meccanismo è lo stesso», ha concluso lo scienziato. Più la stagione estiva si estenderà a causa del riscaldamento globale, più l’impatto di questi cambiamenti diventerà significativo e visibile a tutti.

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