Il Regno Unito ha annunciato un piano per inviare i richiedenti asilo in Ruanda. I gruppi per i diritti umani e le organizzazioni dei rifugiati hanno espresso tutta la loro contrarietà al piano. Hanno accusato il governo britannico di scambiare persone come merci e hanno definito il piano “crudele”, “disumano” e “neocoloniale”.
Regno Unito attua un piano per inviare i rifugiati in Ruanda
Mentre prosegue la guerra in Ucraina si torna a parlare di richiedenti asilo. Il governo britannico ha svelato un controverso piano destinato ad alimentare molte polemiche. Il piano prevede infatti di inviare i richiedenti asilo con un biglietto di sola andata in Ruanda. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha affermato che chiunque sia entrato irregolarmente nel Regno Unito dall’inizio di quest’anno potrebbe essere ricollocato in Ruanda. Johnson ha detto che migliaia di rifugiati potrebbero essere trasportati nel corso degli anni nell’ambito del programma, che, secondo lui, “salverebbe innumerevoli vite” e reprimerebbe i trafficanti di esseri umani.
Cosa prevede il piano?
Il piano prevede che il governo britannico esamini i richiedenti asilo dopo l’arrivo e poi fornisca le loro informazioni personali ai funzionari ruandesi prima che vengano trasportati a Kigali. Il governo ruandese si occuperà poi del processo di asilo e, se si concluderà con successo, i richiedenti asilo potranno stabilirsi nel Paese.
I dettagli del piano non sono ancora resi pubblici, ma sembrerebbe che se la domanda dei rifugiati sarà accolta, non sarà loro riconosciuto lo status di rifugiato nel Regno Unito, ma sarà concesso l’asilo nel Ruanda. Coloro invece cui la domanda verrà respinta potrebbero essere rimpatriati nel loro paese d’origine o in un altro paese in cui hanno diritti di risiedere. Se il piano sarà attuato, coloro che fuggono dall’Iraq, dalla Siria, dall’Eritrea o dal Sudan molto probabilmente saranno trasportati in Ruanda anche prima di presentare domanda di asilo, il che porterebbe alla fine a un drastico calo delle domande di asilo.
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